di Enrico Maggioni
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La destra che non c’è più: smantellato un punto di forza del Milan
Le alchimie tattiche di Vincenzo Montella, impegnato a trovare una soluzione ai mali del Milan, hanno sin qui prodotto un solo risultato certo: l'abolizione della catena di destra, che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione e che avrebbe dovuto rappresentare il punto di forza del nuovo corso milanista. Il binario Abate - Suso, con i movimenti del terzino utili a creare spazi per lo spagnolo, avrebbe potuto trarre nuova linfa dagli arrivi degli ex atalantini Andrea Conti e Frank Kessié. Conti, fermato dall'infortunio patito in allenamento e che lo terrà lontano dai campi per almeno quattro mesi, è il naturale successore di Abate e più dell'ex capitano rossonero vanta una propensione offensiva sulla fascia destra dove spesso staziona, mostrando grinta e cuore, Frank Kessié. Un doppio innesto di classe e potenza che avrebbe dovuto proteggere Suso dai continui raddoppi di marcatura e comunque favorire i movimenti a rientrare del numero 8 rossonero, capace di saltare l'avversario con rapidità e innescare con il magico sinistro le azioni offensive rossonere. Ma i primi rovesci stagionali, uniti alla necessità di mettere Bonucci nella condizione di rendere al meglio, hanno convinto Montella ad adottare un modulo che poco si adatta alle caratteristiche di Suso, spesso escluso o costretto ad adattarsi ad ruolo, quello di seconda punta, che ne penalizza le qualità. E così la manovra offensiva rossonera, che soffre dell'assenza di vero e proprio bomber, non sfonda nemmeno dalla fascia, quella di destra, che tante soddisfazioni aveva riservato la scorsa stagione ai tifosi rossoneri. L'incoraggiante prova di Borini da esterno destro contro la Roma mitiga solo in parte i rimpianti per la fascia che fu: l'infortunio di Conti, le precarie condizioni di salute di Abate e Calabria e il cambiamento di ruolo imposto a Suso hanno limitato le potenzialità offensive della fascia destra milanista, vittima inoltre del calo fisico piuttosto evidente di Kessié. Tocca a Montella trovare una soluzione che, in tempi brevi, riporti Suso al centro del progetto rossonero valorizzandone, magari in tandem con Borini o il positivo Calabria ammirato contro l'Udinese, il talento e i movimenti che nascono dalla fascia destra.
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