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La patente, la Ferrari e la piscina: Niang, storia di un rapido declino

M'baye Niang Milan
L'esperienza in rossonero di M'Baye Niang si è chiusa, almeno per il momento, con l'annuncio della sua cessione al Watford. I suo anni al Milan non sono stati tutti rose e fiori

Donato Bulfon

LA PATENTE

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Quattro anni e mezzo di Milan, pochi gol, prestazioni non sempre convincenti e molti colpi di testa. E non i campo. Questa può essere la sintesi dell'esperienza milanista di M'Baye Niang, da poche ore ufficialmente un nuovo giocatore del Watford. Tanti episodi destabilizzanti che hanno portato il promettente francese a non sbocciare mai e, di conseguenza, a cambiare aria.

Il primo episodio poco dopo il suo acquisto, settembre 2012. Niang, ancora diciassettenne, ovviamente senza patente, si fa fermare dalla Polizia municipale di Milano alla guida di un autovettura. "Sono Bakaye Traorè, ho dimenticato la patente", le parole del francesino. E il Milan che va su tutte le furie per l'episodio. Eccoli qui i primi segnali di un carattere davvero difficile.

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LE AUTO

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Passa un anno e mezzo e M'Baye si rende protagonista di un altro episodio in Francia, quando era in prestito a Montpellier. Nel febbraio 2014, infatti, Niang distrugge una Ferrari e viene condannato a 18 mesi di reclusione con la condizionale dal tribunale d'Oltralpe.

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LE SVENTURE

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Continuano i problemi per l'attaccante rossonero, rientrato a Milanello dopo il buon prestito al Genoa. Dopo un fastidioso infortunio ad un piede nell'estate 2015, soltanto qualche mese dopo, cioè nel febbraio 2016, nel momento topico della stagione, quando anche la sua carriera sembra sul punto di esplodere grazie all'aiuto di Sinisa Mihajlovic, Niang è vittima di un incidente a Legnano (Milano), mentre sta per raggiungere un bowling dopo una serata in ristorante.

Nessun problema con l'alcol test, ma quelli fisici riportati sono importanti, "lesione capsulo legamentosa della caviglia sinistra e contusione alla spalla sinistra". Il referto parla chiaro, due mesi di riposo forzato. Come se non bastasse, a stagione conclusa, fa scalpore un video pubblicato dal giocatore su Instgram, dove si vede Niang tuffarsi in piscina da molti metri di altezza, e la scritta "dans les airs", cioè "in aria". Gli insulti dei tifosi rossoneri non tardano ad arrivare.

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IL DECLINO

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La stagione attuale è quella che è coincisa con il precipitare repentino della situazione. Problemi in campo e fuori, hanno portato Niang a prendere la decisione di andare via. Prima i rigori sbagliati contro Crotone e Roma, soprattutto contro quest'ultima, decisivo per il mancato pareggio dei rossoneri. Poi la presunta storia con un trans, che ha affermato con forza di essere l'amante del francese. Tante voci, tante critiche ed una situazione non più sostenibile. E Niang che scappa via e va in Inghilterra: pronto per essere gettato in pasto ai tabloid d'oltremanica che di casi così riempiono i giornali per settimane e settimane. In bocca al lupo, M'Baye, ne avrai bisogno.

 

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