Non è mai troppo tardi per rialzarsi, anche quando tutti sono convinti che tu sia finito. Ne sa qualcosa Riccardo Montolivo, che sta vivendo, quando nessuno sembrava aspettarselo, una nuova giovinezza. Lui, che in carriera non è mai andato oltre le righe, che ha sempre accettato le critiche senza dire una parola fuori posto. Adesso, a 32 anni, Montolivo si rimette in gioco, proprio quando secondo tutti sarebbe dovuto scomparire definitivamente dai radar di Vincenzo Montella. Di certo gli indizi potevano far pensare a un'uscita di scena: l'arrivo di Leonardo Bonucci che gli sottrae la fascia da capitano, il rapporto con San Siro non dei migliori e l'arrivo di Lucas Biglia che sembrava rubargli il posto in squadra. Invece, finora, di queste tre cose si è verificata solo la prima e, tra l'altro, è probabilmente uno dei motivi della rinascita del Monto, che si sente con meno pressione addosso non essendo capitano. Per il resto: i tifosi, felici per il rendimento della squadra, non fischiano più e anzi lo applaudono e si compiacciono per questa rinascita; Biglia non è un alter ego, scrive La Gazzetta dello Sport, tanto è vero che oggi giocheranno insieme.
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La rinascita di Montolivo: senza fascia e senza fischi
Con l'arrivo di Biglia, Montolivo sembrava destinato a un ruolo di secondo piano, ma oggi gli giocherà a fianco. Nuova giovinezza per il 18 rossonero.
Lo stesso Biglia un paio di giorni fa ha detto chiaramente di non vedere Montolivo come una sua alternativa, ma come un giocatore a lui complementare. Stesso concetto espresso da Montella, che ha più volte esaltato tatticamente e umanamente il numero 18. Riccardo, insomma, può far tutto: regista, trequartista e mezzala. Ma non eccelle in nulla, dicono i detrattori. Invece poter far tutto è stata la sua forza. Ritorno ai vecchi tempi, quando a Firenze giocava mezzala, così come in Nazionale. Posizione che, per altro, predilige.
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