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Il cambio di allenatore porta con sé un cambio di idee, tattica e gioco. Vincenzo Montella, al primo anno sulla panchina rossonera, ha subito scelto il 4-3-3 come modulo di riferimento, lavorando soprattutto sulla testa dei giocatori. I risultati sono stati sorprendenti nel girone d'andata e ottimi in generale, con la qualificazione finale ai preliminari di Europa League.
Il nostro tecnico ha anche guidato la squadra alla grande conquista della Supercoppa italiana a Doha contro la Juve: il punto più alto della scorsa stagione. Un successo frutto di una prestazione convincente e superiore a quella dell'avversario, una prova di maturità dove l'aspetto psicologicoha fatto la differenza in positivo. Non solo in quella partita. Proprio l'atteggiamento, diverso e migliore con l'avvento di Mister Montella, è stato approfondito da Fabio Bazzani.
Tra le diversità da un anno all'altro c'è anche il tema Bacca. Il colombiano si è confermato l'attaccante più prolifico, segnando 14 gol totali e firmando diverse vittorie. Il suo rendimento, però, qualche volta ha lasciato a desiderare: dal periodo di digiuno verso fine 2016 alla mancanza di continuità a causa di sostituzioni o panchine per lasciare il posto a Lapadula. Difficoltà che, per Bazzani, sono dipese dalle particolari caratteristiche di Carlos.
Fonte: acmilan.com
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