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Le tre sfide di Montella: da Berlusconi ai cinesi, deve convincere tutti

Renato Boschetti

Nonostante i miglioramenti nel fronte del gioco e la Supercoppa in bacheca, Vincenzo Montella è chiamato a convincere tutti per rimanere in sella al Milan

Nonostante i miglioramenti nel fronte del gioco e la Supercoppa in bacheca, Vincenzo Montella è chiamato a convincere tutti per rimanere in sella al Milan: come ricorda l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l'Aeroplanino già dal momento della sua presentazione era conscio del difficile lavoro che lo aspettava. «La sfida è ardua, ma so bene cosa devo fare. La cosa più difficile è dare un’anima. E poi il Milan deve avere l’ambizione di tornare grande a livello europeo oltre che in Italia», disse alla conferenza di presentazione, consapevole di avere poco tempo. Ora, nonostante una Supercoppa vinta, il tempo a disposizione è molto meno, e Montella deve far fronte a tre sfide importanti: nel breve termine, deve convincere il presidente Berlusconi della bontà della sua visione del calcio, differente dal trequartista dietro le due punte del diktat presidenziale; nel medio termine, deve riuscire a tornare in zona Europa, ora distante almeno 3 punti, quei tre punti che separano i rossoneri dalla Lazio di Inzaghi, mentre nel lungo Vincenzo dovrà convincere i cinesi, che tra meno di un mese diventeranno i padroni del Milan, a rinnovargli il contratto: secondo la Gazzetta, difficilmente i cinesi subentreranno e lanceranno un progetto con un allenatore in scadenza dopo 12 mesi, per questo l'obiettivo a lungo termine passa quantomeno dal perseguimento di uno dei due obiettivi precedenti.

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