Minuto 29 di Austria Vienna-Milan. Nel mezzo di una palla vagante a metà campo, Lucas Biglia si avvicina verso la sfera con le braccia tese davanti al bacino. “Tranquilli, faccio io” sembra voler dire l’ex Lazio ai suoi compagni rossoneri che si avventavano sul pallone, in una gara già sul 3-0 all’Ernst Happel Stadion. Potrebbe bastare questo fotogramma, in un momento di una partita che aveva ormai poco da dire, per mostrare quanto l’arrivo di Biglia a Milano sia stato decisivo. La scena di Vienna è solo una delle tante utili ad analizzare la leadership che l’ex capitano biancoceleste ha portato dalle parti di Milanello, accompagnato da tecnica, qualità ed esperienza.
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Leadership e qualità: Biglia è la nuova sicurezza del Milan
Primo punto, come detto, la leadership: il carisma di Biglia non è discutibile, in un ruolo tanto delicato quanto importante. È lui, infatti, colui che è chiamato ad impostare e a far partire l’azione, ma anche a darne seguito, smistando la palla verso destinazioni sempre diverse: dalle verticalizzazioni verso gli attaccanti centrali (Andrè Silva e Nikola Kalinic su tutti, come ha più volte fatto mercoledì contro la Spal) ai lanci lunghi per gli esterni come Suso, Giacomo Bonaventura o Hakan Calhanoglu, fino agli scambi con Franck Kessiè e con i terzini, Ricardo Rodriguez in particolare.
Oltre al carisma in spogliatoio e in campo, dunque, ecco anche la qualità: dotato di piedi educati, dipinge traiettorie interessanti e legge situazioni di gioco un istante prima degli altri. La sua velocità nell’eseguire piace tanto ai tifosi – ultimamente critici verso chi ricopriva quel ruolo – quanto, soprattutto, a Vincenzo Montella, che beneficia delle sue giocate, e alla coppia Fassone-Mirabelli, che hanno iniziato a seguirlo ad ottobre e dopo una lunghissima (ed estenuante) trattativa con Claudio Lotito sono riusciti a far sbarcare Biglia a Linate. Uno sbarco accolto nella tarda serata di un caldo giorno di luglio dall’affetto dei tifosi, in fermento dopo l’arrivo, poche ore prima, verso mezzogiorno, dell’altro pezzo da novanta del mercato rossonero, Leonardo Bonucci. E dopo lo sbarco, Lucas ha ora iniziato a volare (e far volare): dai suoi piedi passerà molto della stagione del Milan. Intanto, però, la certezza è che il vento è cambiato.
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