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Lega Serie A, trovato l’escamotage: Galliani nuovo presidente?

Adriano Galliani Milan
L'attuale Amministratore Delegato del Milan ha palesato ad alcuni colleghi la sua volontà di candidarsi alla presidenza della Lega Calcio di Serie A

Redazione

Ieri la Serie A si è riunita, come sempre, senza grandi risultati. La Lega, con gli organi decaduti e lo statuto da riformare, continua a temporeggiare e aggiorna l’assemblea al 13 aprile, cinque giorni prima della scadenza fissata dalla Figc che, senza il rinnovo delle cariche, nel consiglio federale del 21 procederà con il commissariamento.

Ma attenzione: nelle ultime ore ha ripreso quota l’ipotesi di Adriano Galliani presidente di Lega, scrive oggi la Gazzetta dello Sport. Secondo lo schema allo studio, il futuro presidente della Serie A sarebbe una figura di garanzia, istituzionale, non esecutiva, perché il capo azienda verrebbe incarnato dall’amministratore delegato.

Ed ecco l'escamotage. Perchè così Galliani, con un contratto ancora in essere con Fininvest, potrebbe rimarrebbe nella holding berlusconiana, ovviamente senza occuparsi più di Milan ma di altri business. Ma a quel punto potrebbe conciliare il suo lavoro con un incarico di rappresentanza, non operativo, quale quello del presidente di Lega, soddisfacendo il suo desiderio di continuare a far parte della famiglia del calcio.

Sulla governance le big chiedono una svolta manageriale, in modo da allineare la Serie A ai migliori modelli europei, si sta lavorando per superare le resistenze delle piccole: la trasformazione della Lega in associazione riconosciuta alla fine potrebbe vedere la luce, ma non la presenza dell’a.d. in consiglio federale (le piccole vogliono mantenere la rappresentanza in quota ai club) né tantomeno un consiglio di Lega d’impronta indipendente (le piccole puntano a un numero tale da garantire ai club la maggioranza).

E poi c’è il nodo dei soldi: l’articolo 19, quello sulla ripartizione dei proventi tv. Le big non vogliono discutere ora dei criteri di suddivisione, le piccole spingono per una distribuzione più equa e per una blindatura del paracadute. Il bando dei nuovi diritti tv 2018/2021 avverrà entro l'estate, per allinearsi alla vendita di Champions ed Europa League che non avverrà prima di metà maggio.

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