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LIVE PM – De Sciglio: “Che ricordi il mio primo derby. Maldini un esempio a cui ispirarsi”

Daniele Triolo

Alle ore 13:30 Mattia De Sciglio, terzino del Milan, risponderà in diretta ai tifosi su Facebook, Milan TV e Weibo: Qui tutte le sue dichiarazioni

Un presente che lo vede capitano del Milan, per via delle contemporanee indisponibilità di ed ; un futuro che potrebbe vederlo in partenza dalla casa madre rossonera a causa di un contratto in scadenza il 30 giugno 2018. Di questo, e di molto altro, nella settimana che porta al ed al derby della Madonnina, risponderà tra poco Mattia De Sciglio, numero 2 milanista, ai propri sostenitori. De Sciglio, infatti, sarà in diretta, alle ore 13:30, sulla pagina Facebook del Milan, sul canale tematico 'Milan TV' e persino su Weibo, uno dei social network più in voga in Cina, per intrattenere uno stimolante 'Q&A' con tutti i tifosi rossoneri i quali, utilizzando l'hashtag ufficiale dell'evento #AskDesci, potranno dialogare con il giocatore rivolgendogli questioni di ogni tipo. Qui di seguito, nel 'live' di Pianeta Milan, tutte le dichiarazioni di De Sciglio:

Su Milanello: “Siamo tra la foresteria ed il corpo camere, ristorante, lavanderia. Il centro sportivo dove ci alleniamo, è da diversi anni che ho la fortuna di allenarmi in questo posto meraviglioso, pieno di verde, isolato da tutto e da tutti. Si sta benissimo”.

Sulla possibilità di giocare difensore centrale: “Fin da quando ho iniziato a giocare a calcio, e fino ai 15-16 anni, ho giocato difensore centrale. Poi mi hanno spostato sulla fascia. Feci un Milan-Siena con Allegri lì, perché non c'era nessuno. Poi non c'è stata più occasione”.

Sul perché ha scelto il numero 2: “Mi telefonò Vittorio Mentana, nostro team manager, che mi chiese se volevo prendere la maglia di Mauro Tassotti, nostro vice allenatore, leggenda del Milan e che mi ha aiutato a crescere molto. Una bellissima persona. L'ho presa per lui”.

Sulle sue prime sensazioni agli esordi in prima squadra: “Il primo anno mi sentivo molto in soggezione, perché ero entrato a far parte di un gruppo dove hanno giocato per l'ultimo anno dei mostri sacri, come Nesta, Seedorf, Gattuso, Inzaghi, Ibrahimovic, Zambrotta: tutti calciatori che, a fine stagione, purtroppo andarono via o smisero di giocare. L'emozione era tantissima, mi sentivo in soggezione perché erano campioni che avevo visto giocare in tv: giocare con loro, dividere lo spogliatoio con loro era realmente tanta roba”.

Sul suo lato caratteriale da cambiare: “No, non c'è un aspetto che vorrei cambiare. Mi piaccio così, con pregi e difetti: sono contento del carattere che ho”.

Sui suoi suggerimenti per i giovani: “Il consiglio più importante che posso dare è quello di non smettere mai di credere nel lavoro, dare sempre il massimo ogni giorno per raggiungere i propri obiettivi”.

Sul compagno di squadra più divertente: “Siamo un bel gruppo, scherziamo molto, ci prendiamo in giro. Non ce n'è uno in particolare: sono tutti simpatici”.

Sui ricordi del suo primo derby giocato: “Il primo che ho giocato ricordo che non mi aspettavo di entrare, anche perché sono entrato in seguito l'infortunio di Bonera. Unico difensore in panchina, mi sono ritrovato a dovermi scaldare in 2' ed entrare. E' stato particolare: ero chiaramente molto teso, il fatto di dover entrare a freddo in un derby così importante, con giocatori con forti, mi ha trasmesso allo stesso tempo molta carica”.

Sull'emozione della sua prima partita a San Siro: “La prima partita fu l'esordio in Champions League, a settembre del 2011, contro il Viktoria Plzen: eravamo sopra 2-0, mancavano 4' più recupero e mi fecero entrare. Ricordo che Abate aveva avuto un problema già nel riscaldamento, Allegri mi aveva già allertato. Mi scaldati per 85', poi mi chiamò per gli ultimi minuti. Avevo il vuoto nello stomaco: in Champions League, è ancora più emozionante. Fu bellissimo. A fine partita non mi rendevo conto di quello che avevo vissuto”.

Sulla possibilità di emulare Maldini: “Me lo auguro. Sarà difficile, forse di più. Paolo è l'esempio a cui ispirarsi per fare sempre il massimo”.

Sull'indossare la fascia di capitano: “Poter essere capitano del Milan, indossarne la fascia, è un onore ed orgoglio”.

Sulla barba: “La sto facendo ricrescere (ride, n.d.r.)”.

Sul possibile matrimonio: “Ho in mente di sposarmi: non a breve, in futuro, quando arriverà il momento opportuno, perché no”.

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