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La preparazione e la sosta: "Ringraziando Dio non si è infortunato nessuno a parte Calhanoglu. Stiamo al 70/80% del carico di lavoro per evitare gli infortuni. Questa squadra sui 25/30 non fa fatica, quando deve correrne 60/70 inizia a fare fatica e perde lucidità nelle scelte"
Il rapporto coi giocatori: "Non tutti sono uguali, non con tutti mi comporto allo stesso modo. Alcuni li accarezzo, per altri ci sono le tranvate.."
Un anno da Doha: "Ci sono giocatori che sono qui da qualche anno, devono aiutare i nuovi ragazzi. L'anno scorso è arrivato un trofeo, devono anche spiegare l'emozione di vincere un trofeo. Ricordo quando giocavo io, noi eravamo i primi ad aiutare i nuovi arrivati. Quante volte li ho invitati a casa mia"
La differenza tra Milan e Nazionale: "I giocatori ci sono, bisogna metterli assieme e farli ragionare come un gruppo. Vedessi scarso impegno sarei qui a dirlo, non è quello il problema. Il problema è che sembra non si giochi da squadra, abbiamo 16 nazionali e giocano in nazionali importanti, non ci arrivi a quel traguardo senza le qualità"
Cosa serve per trovare fiducia: "Non basterà una vittoria. Serve una parola in più dai senatori, una faccia incazzata in più, da parte di tutti, anche dal sottoscritto che già è sempre incazzato. Con questo spirito puoi vincere una/due partite, poi ci ricaschi. Oggi vorrei vedere giocatori che si aiutano, che siano un gruppo. Lo dico a voi, lo dico a loro. Perché questa squadra può e deve fare di più"
La riunione con la dirigenza: "Sono onesto, quando parlo con David, Fassone, Mirabelli mi sento dire 'cosa possiamo fare di più?' quindi mi arrabbio quando sento dire che la società non è presente. Vengono a vedere cosa facciamo in allenamento e in partita, poi si discute del perché tra allenamento e campo ci sono così tante differenze"
La classifica: "Dobbiamo pensare una partita alla volta, non è il momento di fare tabelle"
La crescita: "Ho visto miglioramenti a livello fisico, non im generale. Altrimenti mi prendete per pazzo dopo Benevento e Verona. L'ho già detto, non sono padre pio"
Calhanoglu: "Domani vedrete"
Il peso della maglia del Milan: "Non ho la sensazione che questi giocatori non capiscano il peso della maglia del Milan, piuttosto vedo tanti giovani che faticano a reagire questi momenti difficili. La partita di Verona la sentivo tantissimo, sapevo che avrebbe potuto farci svoltare la stagione. Vedo ragazzi che fanno di tutto per migliorare a livello personale e di squadra. Pure in allenamento però vedo ragazzi che se sbagliano stanno fermi a deprimersi e a pensare, invece nel calcio bisogna correre e prendersi responsabilità. Poi sbagliare ci sta"
Il primo gol di Verona: "Sapevamo che fanno dei blocchi, ci eravamo preparati e invece ci siamo cascati. Eppure credetemi, ci abbiamo lavorato tanto, ma siamo dei polli, ci caschiamo"
I tanti tiri a Verona: "I numeri sono belli, ma possono dare alla testa. Sulla costruzione del gioco siamo cresciuti, nelle ultime due partite siamo andati al tiro abbastanza facilmente, è in transizione che facciamo fatica. Dobbiamo stare corti, il nostro problema è la lettura. A Verona è successo tantissime volte che due terzini partissero assieme. Non è un caso che se troviamo giocatori veloci palla al piede ci sfilacciamo. Penso a Romulo o Parigini"
San Siro: "Dobbiamo partire bene, per portare i nostri tifosi dalla nostra parte, spero non ci sia contestazione preventiva. So quanto fa male San Siro quando fischia. Se faremo schifo spero lo facciano a fine partita dopo averci sostenuto"
Ancora il ritiro: "Abbiamo detto che sarebbe stato fino alla partita con l'Atalanta quando ci siamo trovati qua, ma poi si gioca ancora e il 26 siamo ancora in ritiro"
Le aspettative su domani: "Devono giocare dritto per dritto, palle facili, senza perdere palla in uscita, riuscire ad avere il tempo di gioco giusto nelle giocate. Mi aspetto la stessa mentalità dei primi 20 minuti col Bologna. Essere corti, non dare campo agli avversari perché domani sarà una partita durissima contro avversari di qualità. Gomez, Ilicic, Petagna ecc...sanno giocare a calcio molto bene"
L'attaccamento alla maglia: "Lo vedevo anche prima, la scelta del ritiro è anche per dare un segnale. Sembrava che qui si vince o perde e siamo sempre contenti, invece abbiamo dato un segnale. Qui vedo grandissimo impegno, dei ritmi incredibili, ragazzi che ce la mettono tutta. Poi in campo vedo una squadra dove tutti fanno solo il compitino. La società viene a vedere gli allenamenti e vede la stessa cosa e anche loro faticano a capire perché poi in partita succedono altre cose. A Verona abbiamo dato l'impressione di poter pareggiare, ma siamo troppo fragili"
Su Bonucci: "Sapete cosa ho detto, non devo fargli le carezze, ma quello che dico l'ho detto dopo averlo toccato con mano. Lavora sempre tantissimo, ci mette sempre la faccia, è un esempio. È uni dei giocatori che fa di tutto per uscire dai problemi, che si assume le responsabilità e tutti lo seguono. Non ci vedo nulla di strano che sia andato a mangiare con gli ex compagni, fa rumore dopo Verona, ma non ci vedo niente di strano"
Berlusconi: "Non c'è nulla di nuovo, in 14 anni di Milan ho sentito sempre le stesse cose, è il segreto di Pulcinella che lui vuol giocare così, poi io valuto i miei giocatori in rosa e decido. Comunque avrete visto che Suso nelle ultime due partite sta cambiando posizione. Poi il Milan ha giocato anche con diversi schemi e con l'albero di natale qualcosina abbiamo vinto... Il nostro DNA è solo sulla difesa a 4, davanti abbiamo cambiato spesso. Poi non voglio fare polemica"
Le responsabilità: "Le sento tutte su di me, soprattutto per questi risultati. Con tutto il rispetto per loro, non si può fare un punto tra Benevento e Verona"
Il ritiro: "Era il minimo dopo le figuracce fatte con questa maglia. Metodo antico? Ognuno la pensa come vuole. Avete scritto che i giocatori erano contrari, ma non è così, fosse così lo avrei detto subito, non ho peli sulla lingua"
La mentalità: "Si allena, adesso le gambe vanno meglio, serve mentalità. Questa squadra e la colpa è mia, da sempre la sensazione di non capire i pericoli e reagisce sempre in ritardo. Basta vedere quanto erano alti i terzini nei due gol di Verona. La responsabilità però è tutta mia. Sono io che devo farli rendere al meglio"
La condizione psicologica: "Dopo le vittorie, come col Bologna, ho sempre detto che regaliamo troppo spazio agli avversari, alle ripartenze e che andiamo in difficoltà dopo ogni difficoltà"
L'Atalanta: "È una squadra che vola, che non molla di un centimetro, che partita dopo partita migliora la condizione fisica, nonostante l'Europa. Hanno fatto le nostre stesse partite"
Si comincia dal ritiro: "Siamo stati assieme più di qualche ora, è stato bello vedere le mogli e i bambini. Abbiamo fatto una bella cena tra di noi e abbiamo lavorato. Abbiamo fatto qualche ora più in campo, ma non rinnego quello che ho detto prima, questa squadra ha sempre lavorato. Ci serve più veleno, ma non significa spaccare le gambe agli avversari, ma dare qualcosa in più, tutti. Stare più attenti, correggere gli altri quando sbagliano posizione in campo. Questa squadra quando va sotto si sgonfia"
Tutto pronto, si comincia!
dal nostro inviato a Milanello, Edoardo Lavezzari
Secondo le ultime indiscrezioni,
Amici di Pianetamilan.it, tra pochi minuti inizierà la conferenza stampa di Gattuso. Sala stampa ancora vuota.
Reduce dal brutto k.o. di Verona (0-3), e da qualche giorno di duro e faticoso ritiro, il Milan di Gennaro Gattuso si prepara per la 18^ e penultima gara del girone di andata della Serie A. Tra poco, ore 17:15, il tecnico rossonero sarà come di consueto a Milanello per la conferenza stampa di presentazione delle tematiche principali del match della sua squadra: restate su 'Pianeta Milan' per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta di Gattuso!
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