dal nostro inviato a Cuccaro Monferrato (AL), Edoardo Lavezzari
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LIVE PM – Premio Liedholm 2017, Montella: “Sono nato milanista. Speriamo di arrivare alla seconda stella”
Termina qui l'evento in Piemonte: Vincenzo Montella è il detentore del Premio Liedholm.
Montella sul giocatore con più ironia nel gruppo: “Abbiamo tanti stranieri è difficile, ma sicuramente c'è Storari che ci fa ridere”.
Montella sul nuovo Milan: "L'anno scorso ero nuovo io, quest'anno la squadra, è più difficile lavorare così, devi capire tante sfumature, anche caratteriali dei giocatori. Un conto è conoscere un giocatore, un conto conoscerlo nel quotidiano, non ci si deve far prendere dall'ansia dei risultati, ma è molto stimolante".
Montella sul suo tifo rossonero da bambino: “Sono nato milanista, caso più unico che raro a Napoli, a 13 anni, nell'epoca di Maradona. Vincere la seconda stella? Prima servono altri due Scudetti, speriamo di farcela, ma qualcosina abbiamo già vinto”.
Di nuovo Montella, questa volta dal palco, su Nils Liedholm ed il premio appena ritirato: “Sono emozionato per questo premio, ho conosciuto Liedholm alla Roma, ricordo bene la sua ironia, la sua capacità di sdrammatizzare. Sono orgoglioso, lui era una persona intelligente, a cui portare rispetto, sono molto emozionato per aver ricevuto questo premio. Ho scoperto di avere tante affinità professionali con Liedholm, lui ha anche vinto due scudetti da allenatore, chissà se posso seguirlo anche su quella via. A lui dicevano di essere napoletano, a me dicono nordico, chissà, siamo due cittadini del mondo".
Il giornalista Alberto Cerruti: “Sono 10 anni che è mancato Liedholm e manca a tutti, questo è un premio che va a chi ricorda Liedholm, abbiamo pensato a Montella per quello che ha fatto in campo e fuori. La battuta su Ancelotti è una battuta che avrebbe fatto Liedholm. Settimana scorsa ho visto Ancelotti, mi ha detto di dire a Vincenzino di stare tranquillo. 'Non voglio il suo posto, vado in Canada'”.
Le dichiarazioni di Carlo Liedholm, figlio del 'Barone': “Siamo alla settima edizione, quest'anno abbiamo un personaggio che incarna perfettamente questo spirito. Qui non si premia un vincitore, ma una persona. Un uomo con un certo stile: lealtà, signorilità, sobrietà, qualità che Montella ha in pieno, sono veramente contento di premiarlo e gli auguro il meglio”.
Montella alle televisioni presenti all'evento: “Orgoglio grande, ho avuto piacere di incrociare il Barone alla Roma, ho potuto apprezzarne signorilità, eleganza, ironia, caratteristiche che apprezzo moltissimo. Mi auguro di poter vincere come lui, che ha vinto due Scudetti in Italia con due squadre diverse, in due città diverse. Sono che ricevo questo premio con orgoglio. Derby? Ho fatto tre giorni in cui ho staccato: la cosa bella di questo mestiere è che mi sono già proiettato alla prossima partita. Contro la Roma la sconfitta brucia, probabilmente immeritata: c'è un percorso che abbiamo intenzione di proseguire, migliorare, accelerare. Abbiamo tenuto testa ad una squadra che ci aveva dato 25 punti l'anno scorso: ma sono cose preventivabili, bisogna inseguire sul lavoro e continuare così. Tanti titolari rimasti a Milanello è una cosa positiva, anche se oggi pensavo che mi fossero rimasti più calciatori: però una decina sui quali possiamo lavorare ce ne sono. Liedholm era di un'ironia e di un'intelligenza sublime: questo è un mestiere che ti prende ed appassiona a 360°. Quando non perdo mi piace anche la domenica! Ci sta che non ci sia pazienza intorno al Milan, le aspettative erano altissime, sappiamo che mediaticamente ci sta, l'obiettivo mio e della società è arrivare nei primi quattro posti. Su Carlo Ancelotti mio secondo avevo solo fatto una battuta, non mi sento turbato per il mio futuro, conosco i rischi del mestiere, più alleni squadra blasonata come il Milan e più ci sono rischi ed aumentano le chiacchiere. Se dovesse andare male penserò a cosa fare in vacanza! Io sono ottimista, positivo, c'è lavoro da fare ma vedo disponibilità e potenzialità. Il nostro è un cammino normale, sin dal primo momento si è detto che ci voleva del tempo, ma è normale che noi sappiamo che tempo non ce n'è. Ci vuole equilibrio nelle valutazioni. Preparatore atletico? Sto valutando la scelta migliore, Iarte è già con me da qualche anno, ci sta dando un grosso contributo, è stato già con me. Le soluzioni interne non mancano, valutiamo anche altri profili, ma non mi faccio prendere dal panico. Sapevo che Papu Gomez avesse molte potenzialità, mi fa piacere che sia in Nazionale, mi fa piacere per lui che è un bravo ragazzo, spero si possano qualificare già stanotte”.
Parla il Sindaco di Cuccaro Monferrato: “Ringrazio Montella per essere con noi, la cosa che ci ha spinto a creare questo premio è la valorizzazione del nostro territorio che è bello per aspetti paesaggistici, enogastronomici e umani. Valori umani cari anche a Nils Liedholm. Per noi sono importanti il valore di sobrietà del selezionato, scegliamo con grande attenzione a chi dare questo premio. Un saluto particolare a Carlo Liedholm e alla famiglia”.
Giunto alla sua settima edizione il Premio Liedholm vedrà protagonista, ancora una volta, un rossonero. Dopo Carlo Ancelotti (vincitore dell’edizione 2011), Paolo Maldini (2014) e Roberto Donadoni (2015) che succederà a Claudio Ranieri, vincitore dell'edizione 2016 (nel 2012 e nel 2013 è andato rispettivamente a Vicente del Bosque e Michel Platini). Il premio, lo ricordiamo, è assegnato in memoria del grandissimo Nils (uno che, peraltro, ha scritto la storia del Milan) a "uno sportivo che si sia particolarmente distinto non solo per i risultati raggiunti, ma per quei valori di lealtà, correttezza, signorilità, trasparenza ed eleganza che tanto hanno contraddistinto la vita e la carriera sportiva del grande Nils".
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