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La dolorosa sconfitta maturata allo Juventus Stadium, giunta ben oltre il 90’, rappresenta per il Milan una ferita aperta che ha segnato sia il morale che l’organico dei rossoneri. Oltre alle certe squalifiche di Alessio Romagnoli e Josè Sosa, i rossoneri temono che la scure del Giudice Sportivo si abbatta anche su Gianluigi Donnarumma, Mattia De Sciglio e Carlos Bacca, a stento trattenuti dai dirigenti rossoneri nel concitato finale del match di Torino. Vincenzo Montella sa tuttavia che questa rabbia deve necessariamente tradursi in determinazione e ferocia agonistica nel prossimo match casalingo di sabato contro il Genoa di Andrea Mandorlini e, complice un organico probabilmente decimato da squalifiche e infortuni, pensa al rilancio di Manuel Locatelli.Il giovane centrocampista lecchese, dopo un folgorante avvio di stagione con 9 presenze consecutive da titolare nella mediana rossonera (per complessive 19 presenze e 1433 minuti giocati con due reti all'attivo), ha finalmente smaltito l’influenza che non gli ha consentito di essere presente contro la Juventus ed è pronto ad assumere le redini del centrocampo del Milan.Un gradito ritorno quello del diciannovenne enfant prodige, che si prefigge l’obiettivo di risalire la china di presenze e prestazioni.Negli ultimi due mesi di campionato Locatelli ha infatti collezionato solamente 6 presenze, cui si aggiungono 4 soste in panchina e 2 assenze per indisponibilità, con prestazioni altalenanti e comunque lontane dai picchi di rendimento mostrati nell'autunno scorso. La necessaria pausa di riflessione, opportuna dopo l’errore di Udine e l’espulsione rimediata contro la Juventus in Coppa Italia, può restituire al Milan quella mezz'ala di qualità e quantità in grado di guidare la squadra nel cammino verso l’Europa. E’ indubbio come alcuni prematuri paragoni, come quello con Albertini, non abbiano fatto bene al giovane numero 73 milanista, ma è altrettanto vero che Montella, che più volte ne ha esaltato il talento e difeso le ingenuità sottolineando la necessità che i giovani sbaglino per la loro crescita, è in grado di valorizzare le qualità di Manuel e metterlo in condizione di fare bene. Locatelli può certamente migliorare in personalità, giocandola palla di prima intenzione e cercando la profondità per sfruttare la qualità delle fasce: serve che Montella lo stimoli a giocare con il piglio e la sfrontatezza delle sue prime apparizioni, facendogli assumere il rischio del lancio tracciante senza limitarsi al compitino che si traduce nel facile tocco in orizzontale. Manuel diventa invece fondamentale per la quantità di palloni giocati e recuperati, secondo in questa speciale classifica solo a Giacomo Bonaventura. La scelta di affiancare a Locatelli giocatori tecnici e di movimento (come ad esempio il ritrovato Andrea Bertolacci) può consentire al Milan una maggiore percentuale di possesso palla per occupare stabilmente la metà campo avversaria e creare occasioni per il gol.Di fronte ai prossimi avversari del Milan, certamente non eccelsi qualitativamente ma con centrocampisti tenaci, Manuel può sfruttare al meglio le sue peculiarità da combattente e, con un po’ di convinzione in più, portarsi a ridosso della porta avversaria per replicare le segnature contro Sassuolo e Juventus. Un auspicio che, per il cammino del Milan verso l’Europa, deve tramutarsi in splendida realtà.
Enrico Maggioni
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