"L’americanizzazione del closing milanista, attraverso il coinvolgimento del fondo Elliott, ha rischiarato la strada nell’immediato spostando però nel futuro una discreta quantità di dubbi". E' il pensiero di Paolo Condò, messo nero su bianco sulla Gazzetta dello Sport di oggi.
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L’opinione: “Closing? I tifosi sperano che il Milan non peggiori”
"Il principale dubbio, quello che più interessa i tifosi, riguarda l’assetto tecnico della squadra - continua Condò -. Quando un grande club passa di mano, la prassi vuole che il nuovo padrone spenda con decisione per valorizzare l’investimento. Il Milan ha straordinarie potenzialità commerciali a patto di essere il Milan, ovvero la terza società del calcio che conta per numero di trofei: la squadra che dall’ultimo scudetto è progressivamente declinata fino all’esclusione dall’Europa non ha queste prospettive, e se Yonghong Li intende mettere a frutto il suo sforzo quotando il club in una Borsa asiatica farebbe bene innanzitutto a rilanciarne la competitività. Essendo una grammatica di facile comprensione, fa specie che il problema sia diventato invece garantire il “non peggioramento” della rosa".
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