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L'ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio nel corso della trasmissione 'Due in Fuorigioco' e ha parlato anche della questione Milan: "La questione è semplice: è stata fatta una campagna acquisti faraonica, con elementi molto interessanti come Kessie, Kalinic e Calhanoglu, ma in questo momento Montella non ha ancora preso in mano la situazione. Non va bene adattare i giocatori secondo i ruoli, senza tenere conto delle loro caratteristiche. Mi riferisco, in particolar modo, a Suso schierato da seconda punta in due occasioni e alla panchina di Musacchio in favore di Zapata. Il Milan non sta giocando da squadra e risultati ottenuti lo dimostrano".
Sulla rosa e la rivoluzione estiva: "Parto sempre dal precedente ragionamento. Se un allenatore non fa molto per esaltare le caratteristiche dei suoi calciatori, viene a mancare il concetto stesso di squadra. È lui ad aver chiesto tutti questi nuovi elementi e a lui spetta il compito di ottimizzare le doti tecnico-tattiche di ognuno di loro. Meglio schierare una squadra meno importante ma con calciatori di ruolo che una composta di nomi e basta. Il Milan si è esposto economicamente, acquistando ottimi calciatori e, per questo motivo, Montella può sperimentare solo fino a un certo punto. Deve decidere se chi va in panchina sono i calciatori che aveva già o quelli che ha chiesto di comprare".
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