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Un ritorno nel calcio? No, per Paolo Maldini, il presente, si chiama tennis. Lo storico numero 3 e capitano del Milan fino al maggio 2009, data del suo ritiro, ha infatti ottenuto una 'wild card', come regalo per il suo compleanno, per partecipare in un torneo dell'Atp Challenger, in doppio, con il suo maestro Stefano Lendonio.
Maldini pronto dunque a sfidare i professionisti della racchetta e oggi è stato intervistato dai microfoni di 'Sky Sport': “Ho colto quest'occasione per giocare con un giocatore molto forte, come il mio maestro. Ci siamo qualificati con la 'wild card' ed ora proviamo l'impresa. Non ci si improvvisa professionisti, ma la prenderò come un'occasione per imparare. Sicuramente ci travolgeranno – ha detto Maldini -, ma il senso della sfida va oltre il risultato. Come me la cavo? Sbaglio con frequenza la distanza dalla pallina! A me, comunque, piace lo sport in generale: il tennis, essendo uno sport individuale, rispetto al calcio ti fa lavorare molto il cervello”.
Maldini ha concluso con uno sguardo al futuro: “Non sono le emozioni di una volta in campo, ma l'emozione comunque c'è. Sono un dilettante contro i professionisti, non ho nulla da perdere. Per me inizia una nuova carriera? No no, ho 49 anni ed una situazione fisica non propriamente brillante”.
Quindi, dall'Aspria Harbour Hotel, Maldini ha dichiarato: “Mio figlio Daniel in finale Under-16? Sono andato a vedere la semifinale, ma per la finale non sarò presente perchè devo partire per la Cina, ma lo seguirò come ho sempre fatto finora. Una bandiera servirebbe a questo Milan? Non lo so”.
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