Contro il Bologna il Milan era motivato e smanioso di ottenere la vittoria: Montella cercava la centesima da allenatore, il Milan la prima della nuova gestione societaria e il mondo rossonero intero quella decisiva per riconquistare, a distanza di tre anni, un posto in Europa. Tutti soddisfatti visto il 3-0 finale, firmato da Deulofeu, Honda e Lapadula, l'uomo del match però è stato un altro: Mati Fernandez. Prestazione molto positiva quella del Cileno che entra al '45, per uno spento Andrea Bertolacci, e spacca letteralmente la partita: netta la differenza di qualità tra i due, Mati è stato capace di portare la giusta esperienza nel momento più importante oltre che un cambio di passo notevole, le sue idee di gioco hanno portato in dote 2 assist e, a fine partita, come se non bastasse, il suo tabellino statistico ha parlato di un solo tocco sbagliato, sui 37 giocati, nei 45 minuti giocati.
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Mati Fernandez, tra presente e futuro: merita la conferma?
E con un finale di stagione in crescendo diventa ora inevitabile la questione relativa alla permanenza in rossonerp nella prossima stagione, infatti il prestito con la Fiorentina è in procinto di scadere e il Milan deve capire se puntare ancora sulla qualità del cileno classe '86. La sua stagione è stata costellata e influenzata dagli infortuni, però le sue prestazioni sono sempre state di livello e il suo tasso tecnico, superiore alla media nel centrocampo rossonero, è stato spesso fondamentale nonostante abbia collezionato solo 12 apparizioni (mettendo a segno 1 gol e 2 assist). Determinante sarà la posizione di Vincenzo Montella, deciso a tenere il suo pupillo, anche in vista dell'Europa League: il gruppo dovrà necessariamente allungarsi per far fronte alle 3 partite a settimana e uomini fidati e di sicura esperienza internazionale, come Mati Fernandez, faranno sicuramente comodo all'allenatore campano e alla giovane rosa rossonera.
Valerio Paini
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