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Dopo aver parlato in televisione, Sinisa Mihajlovic ha commentato così, in sala stampa la prestazione del suo Torino: "Possiamo solo recitare il mea culpa, ci siamo suicidati. E' brutto uscire così, tenevamo molto alla gara. Abbiamo dominato il primo tempo, nel secondo invece abbiamo avuto il braccino corto e abbiamo preso due gol in tre minuti. Poi ci siamo ripresi e abbiamo creato molto, Donnarumma ha salvato il risultato. Sono arrabbiato, ho perso due volte con il Milan a Milano senza meritarlo, ma il calcio è questo, complimenti a loro".
Il Milan: "Per un uomo è sempre importante sentire l'affetto e la riconoscenza della gente. Sono contento che i tifosi riconoscano il lavoro che ho fatto per quasi un anno, sono contento per il Milan e per quello che sta facendo. Sono contento anche per il mio amico Montella, adesso pensiamo alla partita di lunedì, dovremo ripetere la prestazione per 90 minuti, non per 60. Non dobbiamo abbatterci dopo una cosa minima, non possiamo giocare pensando a difenderci, non è la nostra mentalità. Penso che il lavoro svolto fino a oggi è importante, ma dobbiamo crescere nella personalità, bisogna crederci di più e chiudere le partite"
Il secondo tempo: "Abbiamo abbassato troppo il baricentro, senza nessun motivo valido, non ci avevano messo in difficoltà. Iturbe dopo 55 minuti non ce la faceva, ma quando ripartiva li metteva in difficoltà, altri invece non hanno quelle caratteristiche. Dobbiamo cercare di migliorare la personalità, non si più buttare una partita per 20 minuti giocati diversamente da come abbiamo preparato la partita".
La SuperCoppa: "Non ho visto la partita ero a teatro con la famiglia, ho seguito dal telefono ero molto contento, per i ragazzi, per Galliani, per i tifosi. Ringrazio chi ha detto che era una vittoria anche mia, mi fa piacere".
La partita di lunedì: "Sicuramente noi in casa abbiamo sempre fatto meglio che fuori, abbiamo un grande pubblico e uno stadio caldo, siamo più coraggiosi. Dobbiamo essere lucidi, fare quello che abbiamo preparato, senza pensare al risultato, giocare con la testa libera".
Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari
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