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Mihajlovic torna a San Siro e manda frecciatine

Stefano Bressi

Il tecnico granata Mihajlovic ricorda che i due giovani su cui sta costruendo il Milan, Donnarumma e Romagnoli, sono stati lanciati da lui.

Il solito Sinisa Mihajlovic: vero, puro e imprevedibile. Nel corso della conferenza stampa non ha mancato di tirare le orecchie al "suo" Milan, che gli è rimasto nel cuore, ma da cui si è sentito tradito. Il serbo si augura oggi di dare la svolta alla stagione del Torino, anche se ciò significherebbe complicare non poco la vita all'amico Vincenzo Montella, scrive La Gazzetta dello Sport. Mihajlovic, alla vigilia del match di San Siro, ha mille pensieri, tra cui uno che lo riporta al suo passato rossonero. Ritroverà un Milan totalmente diverso, tranne per due elementi: Alessio Romagnoli e Gianluigi Donnarumma, lanciati da lui, come fa notare. Ricorda anche che al momento dell'esonero il Milan fosse sesto e in finale di Coppa Italia, poi ha finito fuori dall'Europa League e perse la finale. Adesso però pensa al Torino, che vive un momento particolare. Dopo il bel pareggio contro l'Inter, la settimana scorsa sono arrivati dei fischi per il pari col Chievo Verona. Mihajlovic però non molla, convinto si possa raggiungere l'Europa.

Anche Urbano Cairo si è augurato il meglio per il match di oggi, chiedendo ai suoi un po' di spirito garibaldino. Il Milan, tra l'altro, è l'unica squadra contro cui il Presidente granata non ha mai vinto. Secondo Cairo, le difficoltà del Toro sono legate alla poca concretezza in attacco. Per questo chiede più lucidità sotto porta. Oggi in campo si rivedrà anche M'Baye Niang, che sicuramente vorrà stupire contro la sua ex squadra e avrà fame di gol. Il francese era finito in panchina negli ultimi match, ora Mihajlovic è pronto a rilanciarlo. Il Toro di Mihajlovic è pronto alla carica, riuscirà il torero Montella a evitarlo?

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