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Milan, #3motivi per preoccuparsi del pareggio di Pescara

Montella Milan
La sconfitta dell'Inter ha dato una mano al Milan di Montella, tuttavia il pareggio inaspettato contro il Pescara ha rappresentato un campanello d'allarme

Redazione

INTRODUZIONE

(di Giancarlo Mele) Tra domenica pomeriggio e lunedi sera chi ha a cuore le sorti del Diavolo si è sentito come sulle montagne russe : dalla delusione domenicale di vedere la squadra di fatto fuori dall’Europa, al termine del match dell’Adriatico, al sollievo di ritrovarla di nuovo in corsa (addirittura accorciando sui “cugini”) dopo Inter-Sampdoria di lunedì.  L’aver ripreso il treno in corsa deve tuttavia far riflettere su cosa non è andato contro il Pescara per non andare incontro ad altri passaggi a vuoto che sarebbero a questo punto letali. Vediamo quindi quali sono stati gli aspetti emersi contro gli abruzzesi che inducono alla preoccupazione

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GIOCO INVOLUTO

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 La manovra complessiva della squadra è apparsa lenta ed involuta, poco ordinata e caratterizzata da errori tecnici anche marchiani, priva comunque delle verticalizzazioni vincenti viste ad esempio contro la Juve. In realtà questa carenza è emersa ogni qual volta i rossoneri sono stati chiamati in stagione a “fare la partita” contro avversari sulla carta meno attrezzati. I limiti di un organico costruito più pescando le occasioni “low cost” offerte dal mercato che in base ad un vero progetto di gioco vengono periodicamente a galla. E’ fondamentale quindi che, in quest’ultimo scorcio di stagione, i ragazzi di Montella non sottovalutino nessun avversario (a cominciare dal Palermo) e recuperino l’umiltà e la determinazione che sinora hanno consentito loro di andare al di là delle aspettative.

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CALENDARIO NON SFRUTTATO

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Domenica i rossoneri hanno perso altri punti importanti nei confronti di Atalanta e Lazio e si vedono ormai costretti a considerare il prossimo derby come decisivo per la qualificazione europea. Dati alla mano, il Milan ha sprecato in stagione altre buone occasioni (con Udinese e Samp per esempio) soffrendo oltre il lecito contro Sassuolo, Palermo, Cagliari e Crotone. Ora il calendario propone alla squadra un trittico di “pericolanti”, due formazioni “tranquille” (Bologna e Cagliari) e tre scontri diretti (Inter, Atalanta e Roma). Fare il pieno con Palermo, Empoli e Crotone è fondamentale per affrontare gli altri match con convinzione e qualche speranza in più. I fatti dimostrano che la squadra manca, rispetto alle dirette concorrenti, di un cannoniere in grado di fare la differenza; occorre quindi sopperire con il gioco di squadra e con le ripartenze veloci e ficcanti di inizio stagione.

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ERRORI DI MONTELLA

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Al tecnico si imputa di non aver preparato adeguatamente la partita di Pescara sotto il profilo psicologico, sbagliando fra l’altro alcune scelte. Le panchine di De Sciglio e Kucka, in particolare, sono sembrate incomprensibili, visto che dei rispettivi sostituti (Calabria e Fernandez) il primo è stato appena sufficiente mentre il secondo non ha ripetuto la prestazione offerta contro il Genoa. Non ci sentiamo di buttare la croce addosso all’Aeroplanino che sinora è riuscito a tirar fuori il meglio dall’organico messo gli a disposizione. L'importante sarà non sbagliare nulla in questo finale di stagione e sfruttare le armi che hanno contraddistinto il Milan in questa stagione: manovra corta e spirito di sacrificio. Per dettare il gioco e offrire spettacolo ci sarà (forse) tempo quando la società avrà a disposizione altri budget e la squadra nuovi interpreti. Ora c’è da conquistare l’Europa : accontentiamoci di questo.

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