'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, in attesa della partita che il Milan disputerà , dedica il suo approfondimento quotidiano a Nikola Kalinić ed a Riccardo Montolivo, due facce della stessa medaglia rossonera.
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Milan a due facce con Kalinić e Montolivo
Percorso inverso, infatti, hanno compiuto il numero 7 ed il numero 18 del Milan: l'uno, Kalinić, è caduto in disgrazia di recente dopo un inizio di stagione molto promettente; l'altro, Montolivo, secondo la 'rosea', “ha smesso di essere considerato l'undicesima piaga d'Egitto”, e, addirittura, dopo anni di contestazione, adesso si ritrova i cori dedicati della Curva Sud.
Le premesse sembravano altre: Montolivo, in particolare, con l'arrivo a Milano di Lucas Biglia e Leonardo Bonucci si era visto scippare, nel giro di pochi giorni, il ruolo di regista titolare e la fascia di capitano rossonero. Il tutto, appesantito dall'ostracismo dei tifosi, che lo hanno sempre percepito quale 'simbolo' dell'ultimo, deficitario Milan di Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani. Invece, Montolivo, con serietà, impegno e spirito di sacrificio, senza mai fare polemica ma lavorando sodo per il gruppo e con il gruppo, si è ripreso un posto nell'undici iniziale rifacendosi anche una 'verginità' nei confronti dei sostenitori rossoneri.
Kalinić, pur non avendo il fascino del top player tanto sospirato in estate (il Milan ha lungamente inseguito e trattato Álvaro Morata, Andrea Belotti e Pierre-Emerick Aubameyang), era stato accolto bene dalla piazza milanista. Questo perché, da sempre, è stato considerato centravanti utile e funzionale, un generoso, che, collocato in una campagna acquisti da oltre 200 milioni di euro avrebbe prodotto ottimi risultati e sarebbe andato facilmente in doppia cifra. Le cose, invece, sono andate diversamente: il croato, adesso, per la 'rosea', dovrà essere bravo a ricucire lo strappo con i tifosi del Milan, che non hanno apprezzato il suo applauso ironico in occasione della sostituzione patita contro il Torino.
Montolivo, finora, ha messo piede in campo in 12 partite su 27 (11 da titolare); Kalinić di più: 17 su 27, di cui 13 dal primo minuto ma ha una media-gol di una rete ogni 282', la più bassa tra gli attaccanti rossoneri. Entrambi, oggi a Verona, saranno in campo dall'inizio per cercare di contribuire, insieme, alla risalita del Diavolo in classifica.
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