La Gazzetta dello Sport analizza la tattica di Milan e Aek Atene e sottolinea cosa non è andato nel match di San Siro. Sebbene Vincenzo Montella abbia deciso di schierare tanti giocatori offensivi come Calhanoglu, Suso, Bonaventura, André Silva e Cutrone, ci sono stati tantissimi lanci lunghi di Leonardo Bonucci e di Mateo Musacchio, cosa abbastanza paradossale se consideriamo che le due punte non sono certamente due centravanti fisici, oltre al fatto che il numero 5 e il numero 8 rossonero non sono due tipi di giocatori che accorciano sulle seconde palle.
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Milan-Aek, la tattica: troppi lanci lunghi dei difensori
MOVIMENTI OFFENSIVI - L'intenzione di Montella di schierare tanti giocatori offensivi può pagare nel lungo periodo e il tecnico deve insistere su questa strada, ma bisogna assolutamente migliorare i movimenti di attacco, perchè il lancio lungo diventa solo controproducente. Cutrone si batte per la squadra ma non può fare reparto da solo, mentre André Silva ha molta difficoltà nel gestire le palle alte e i palloni sporchi, cosi come dimostrano le zero sponde del portoghese in tutta la partita.
DIFESA - La novità è stata quella di proporre Ricardo Rodriguez come centrale nella difesa a tre, ma in realtà in fase di non possesso il Milan passava ad un difesa a quattro. Anche sotto questo aspetto i meccanismi sono da oliare, in quanto basta scalare con i tempi sbagliati e il pericolo è subito dietro l'angolo, cosi come ha dimostrato la partita di ieri.
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