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Milan bello solo per Montella: a San Siro passa l’Empoli

Levan Mchedlidze Milan-Empoli
Il Milan getta al vento l'opportunità di allungare sull'Inter per la qualificazione in Europa League: non basta Gianluca Lapadula, vincono i toscani

Daniele Triolo

Incredibile, ma vero. Nella gara, forse, più importante della stagione, il Milan di Vincenzo Montella fallisce clamorosamente, perde in casa (1-2) contro un sorprendente Empoli e butta alle ortiche la ghiotta occasione di allungare a +5 sull'Inter per gestire con più tranquillità una possibile qualificazione alla prossima edizione dell'Europa League.

I rossoneri giocano, molto male, con , la prima ora di gioco contro la volitiva squadra di Giovanni Martusciello, giunta a Milano alla ricerca di punti-salvezza: per Montella, il Milan avrebbe dato tutto e tirato innumerevoli volte nello specchio della porta. Nei primi 36' di gioco, effettivamente, si contano 11 tiri verso i pali difesi dal polacco Łukas Skorupski, ma non si tratta, a conti fatti, di conclusioni pericolose o di palle-gol nitide. e compagni giochicchiano, vivacchiano, in maniera piuttosto sterile, nella metà campo toscana, fornendo spesso il fianco ai micidiali contropiedi azzurri: prima Omar El Kaddouri spaventa Gianluigi Donnarumma; poi, al minuto 40', sugli sviluppi di un corner, Cristián Zapata, lontano parente della colonna difensiva ammirata nel derby, si perde Levan Mchedlidze ed il georgiano, di testa, manda l'Empoli in vantaggio all'intervallo.

Nella ripresa ci si aspetta un Milan arrembante, furioso, che si riversi nell'area empolese con un agonismo tale da ribaltare il risultato. Sì, tutto ciò avviene, ma troppo tardi. I padroni di casa, infatti, iniziano il secondo tempo molli e svagati, non sfruttando nemmeno la mano offerta loro dall'arbitro Claudio Gavillucci di Latina, che assegna un rigore al Milan per fallo di Skorupski su Mario Pašalić: lo spagnolo, Suso, in evidente 'giornata no', calcia debolmente e si fa ipnotizzare dall'estremo difensore azzurro. L'errore pesa sul morale dei rossoneri che, al 67', incassano lo 0-2: va in rete Mame Thiam, al suo primo gol in Serie A, beffandosi della linea difensiva rossonera e superando Donnarumma da pochi metri.

Montella, che appena 5' prima aveva inserito Carlos Bacca per l'abulico Mati Fernández, getta nella mischia Lucas Ocampos al posto di e passa al 3-3-4 già visto nel finale del derby di Milano. Questa volta la mossa disperata sortisce parzialmente gli effetti sperati: Gianluca Lapadula trova subito il suo sesto gol in campionato con una conclusione di sinistro non fortissima, ma precisa, che si spegne nell'angolo alla destra di Skorupski, ed i successivi assalti rossoneri al 'Fort Apache' empolese si concretizzano tutti nel sinistro al volo di Ocampos che coglie una traversa clamorosa. Finisce 2-1 per gli azzurri, che vincono così la seconda partita consecutiva in trasferta dopo quella di Firenze (non succedeva da dicembre 2015), la terza gara nella Milano rossonera (dopo le vittorie per 1-0 nel 2003 e nel 2007), e mantengono 5 punti di vantaggio sul Crotone in questo intrigante rush finale di campionato in zona salvezza.

Il Milan, invece, viene rimandato per l'ennesima volta sul più bello, sul punto di spiccare il volo: senza idee e precisione, e salvati persino nel finale da un cappotto più pesante da un Donnarumma strepitoso sull'ex Massimo Maccarone, i rossoneri restano avanti sull'altra squadra di Milano, ma vedono allontanarsi definitivamente Atalanta e Lazio. Per l'Europa League servirà tutt'altro Milan.

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