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Milan-Betis ultimo test performante in vista dell’inizio di stagione

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Il club andaluso, avversario di tutto rispetto, sarà l'ultima squadra con cui il Milan potrà mettersi alla prova e sperimentare qualche soluzione tattica.

Redazione

Reduce dal confortante - per gioco e risultati - esito del preliminare di Europa League, il Milan sfida questa sera in amichevole allo stadio Massimino di Catania, per la terza volta nella sua storia e a distanza di quarant'anni dalla doppia sfida di Coppa delle Coppe, il Betis di Siviglia.

Un test probante per i rossoneri di Vincenzo Montella, chiamati ad offrire una prova di nerbo e bel gioco in vista del doppio playoff di Europa League contro i macedoni del FC Shkendija, sfida inframmezzata dal delicato esordio di campionato all'Ezio Scida di Crotone.

Complici alcune assenze forzate (Lucas Biglia, fortemente atteso ma fermato da un probabile stiramento con tempi di recupero da valutare) o dettate dalla necessità di far rifiatare alcuni uomini (Gigio Donnarumma, Conti, Musacchio, Rodriguez, Bonaventura e Niang), il Milan di stasera si presenta in una veste inedita pur rimanendo fedele al modulo tattico del 4-3- 3 tanto caro all'Aeroplanino.

Un'occasione per valutare quei giocatori che hanno trovato meno spazio in questa fase di precampionato ma che sono certamente chiamati ad una stagione importante per contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Se in porta Antonio Donnarumma è atteso alla prova...fratello, ovvero infondere sicurezza e carisma alla retroguardia così come è solito fare Gianluigi, c'è grande fermento per il varo dell'inedito pacchetto difensivo che ritrova sulle fasce due veterani come Abate ed Antonelli, chiamati a supportare la coppia centrale composta dal solido muro Gomez e dal neo-capitano Leonardo Bonucci, finalmente titolare dall'inizio dopo l'attesa dovuta alla querelle delle fidejussioni.

La presenza di Leo è il clou della serata: già leader dello spogliatoio e guardato dai compagni come esempio di mentalità vincente, Leo dovrà fungere da regista arretrato in grado di avviare l'azione offensiva secondo i dettami tattici cari a Montella.

Rammaricato dall'assenza di Biglia, che avrebbe dovuto costituire la spina dorsale con Bonucci, Montella affida le chiavi del centrocampo a Riccardo Montolivo, che ha mostrato una accettabile condizione psico-fisica, affiancato dall'eccellente Frank Kessié, oramai un fedelissimo di Montella, e dal talentuoso Calhanoglu.

La presenza del turco nei tre di centrocampo è motivo di grande interesse: il numero dieci rossonero è chiamato ad una prova di classe e personalità per dare brillantezza e imprevedibilità alla manovra ed innescare, a turno, i due esterni di attacco (Suso a destra e Borini a sinistra), cercando inoltre il dialogo con la punta centrale André Silva o tentando con caparbietà la via della rete, trovata con successo nell'amichevoledisputata con il Bayern.

Supportato da Suso e Borini, è André Silva il terzo osservato speciale della gara. Il portoghese, pur avendo sin qui mostrato un'ottima tecnica di base, deve dimostrare di meritare una maglia da titolare in un ruolo, quello di prima punta, che forse è più congeniale all'emergente Cutrone.

Silva, come già sottolineato da Montella, deve tuttavia cercare la rete con maggior convinzione: l'esame di stasera, contro gli arcigni andalusi, può fornire lo stato di adeguatezza del numero nove milanista al ruolo così delicato di centravanti, per il quale, Mirabelli e Fassone sono tuttora alla ricerca di un interprete ad hoc.

Un test di assoluto interesse per gli uomini di Montella, alla vigilia di match - decisivi - di Europa League e

campionato che dovranno dare i primi responsi circa la fondatezza delle ambizioni del nuovo Milan.

Enrico Maggioni

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