Una partita che vale una stagione per il Milan. No, non è un Derby, né una finale di Champions League. È una "normale" partita di campionato contro il Bologna. Vale lo Scudetto? No. Nel corso degli anni i rossoneri si sono ridimensionati e oggi, in caso di vittoria, ci sarebbe da festeggiare la qualificazione aritmetica alla prossima Europa League. C'è aria di festa, c'è il clima giusto, ma non bisogna dimenticare che c'è anche una partita da giocare. I tre punti non si mettono da soli in tasca e il Bologna negli anni ha dimostrato di essere un osso duro.
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Milan-Bologna, da Donadoni a Destro: attenzione agli ex
In più, alla guida dei rossoblù c'è un grande ex e, si sa, negli incontri tra ex c'è sempre un po' più di pericolo. Roberto Donadoni è un professionista esemplare, lo ha dimostrato a Parma quando con una società già fallita ha battuto Juventus e Napoli, così come lo scorso anno ha espugnato proprio San Siro contro il Milan. Ecco perché poco importa che la sua squadra sia già abbondantemente slava: farà il massimo per onorare il match e portare a casa i tre punti, e lo stesso Donadoni lo ha ribadito anche in conferenza stampa.
Gli ex, però, non sono finiti. Probabilmente quelli in campo saranno anche più pericolosi, seppure non siano della portata di Donadoni. Si tratta di Simone Verdi, cresciuto nel settore giovanile milanista, e Mattia Destro, attaccante del Milan di Filippo Inzaghi per la seconda metà di stagione, con scarsi risultati. Entrambi sono pericolosissimi e, soprattutto l'ex numero 9 rossonero vive un momento di grazia: 4 gol nelle ultime 5, per un totale di 11 reti. Inoltre il Milan è l'unica squadra delle ex a cui non ha ancora segnato. Insomma, l'Europa dista un passo, ma i piedi sono pesantissimi. Servirà l'ultimo sforzo, tutt'altro che banale, per portare a casa la qualificazione.
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