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Milan, Bonucci in difficoltà: i numeri della crisi

Leonardo Bonucci, capitano del Milan
Arrivato in estate con la missione di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano, Leonardo Bonucci sta faticando più del previsto

Edoardo Lavezzari

Difficile, se non impossibile, dare colpe particolari a Leonardo Bonucci per la sconfitta patita domenica a San Siro dal Milan contro la Roma. Anzi, l'ex difensore della Juventus ha sfiorato un gol che avrebbe cambiato non solo le sorti del match, ma probabilmente anche quelle della stagione rossonera. Bravissimo Alisson a dirgli di no, con una parata chiave, che ha spedito il Milan nel baratro e Bonucci, ancora una volta, al centro delle critiche. Del resto i numeri parlano chiaro e non sono certo positivi. Leo, fin ora sempre presente in campionato, ha faticato tanto con la difesa a quattro di inizio stagione, quanto con quella a tre adottata da Montella nel post Lazio-Milan. I rossoneri, per ora, hanno preso 10 gol in 7 partite e sono la nona difesa del campionato. Numeri che non possono andare di pari passo con una squadra che mira a chiudere la stagione tra le prime quattro e poco importa che, per occasioni concesse, Milan e Inter si equivalgono. I nerazzurri, con tre gol subiti, hanno la miglior difesa del campionato e non a caso sono secondi in classifica, a +7 dal Milan.

Torniamo però a Bonucci, il simbolo della difesa rossonera. Rispetto ai suoi sette anni di Juventus Bonucci recupera meno palloni (1,43 gli intercetti di media a partita contro gli 1,92 in bianconero), vince meno contrasti (0,71 a 1) e soprattutto vince molti meno duelli individuali. Se in bianconero erano 3,47, con la maglia del Milan il numero cala vistosamente e si ferma a 2,82 a partita. A preoccupare, infine, non è solo la fase di non possesso, ma anche quella di possesso. Tra le doti più importanti di Leo ci sono certamente le doti tecniche tanto che molti parlano di lui come un regista basso, eppure, con la maglia del Milan tutto questo non si è visto. I lanci portati a termine con successo sono solamente 0,14 a partita, quasi un quarto rispetto a quanto succedeva alla Juventus (0,58).

Difficile, insomma, fare peggio di così e anche perchè questo abbattersi non serve: Bonucci è un guerriero, un giocatore abituato a lavorare duramente ogni giorno e che si è conquistato con il sudore della fronte i tanti trofei messi in bacheca e per questo, non ci sono dubbi, farà di tutto per uscire da queste difficoltà di inizio stagione.

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