Ci si avvicina a grandi passi verso il closing per il passaggio di proprietà del Milan : secondo quanto riportato dall'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', in occasione dell'importante avvenimento, il prossimo 14 aprile, si terrà anche l'assemblea dei soci del club rossonero la quale, oltre ad ufficializzare l'avvento della nuova proprietà, approverà alcune modifiche allo statuto del Milan per 'snellirne' la governance.
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Milan, cambi allo statuto: ci sarà un Presidente non proprietario
'Repubblica', nella fattispecie, parla apertamente di uno statuto meno 'berlusconiano'. Nel corso dell'assemblea in programma tra due settimane, infatti, saranno modificate alcune norme in vigore in questi . Come l’articolo 16 che stabilisce un automatismo tra Presidente e titolare della proprietà («persona posta al vertice della catena partecipativa di controllo della società»). Non sarà più così perché il Milan entra in una fase nella quale la carica di numero uno è destinata a vivere più di un cambiamento.
Il nuovo Presidente dovrebbe essere Yonghong Li, ma , con i suoi cospicui finanziamenti, può aprire la strada a colpi di scena nei prossimi 18 mesi. La tempistica dei cambiamenti dello statuto — chiesti dai compratori solo dopo l’ingresso di Elliott — conferma che il Milan deve attrezzarsi per eventuali nuove offerte, in caso di mancato rimborso del prestito da parte di Yonghong Li. In questa trama internazionale, ha spiegato ancora 'Repubblica', può avere un ruolo Paolo Scaroni: l’ex Presidente Eni, legato a Berlusconi e vicepresidente di Rothschild, advisor del gruppo cinese, è stato protagonista due anni fa della costituzione di una società londinese che avrebbe dovuto coinvolgere Elliott. E infine, l’assemblea del 14 aprile è stata convocata dal notaio Roveda, non da Galliani. Ma l’attuale amministratore delegato dovrebbe presiedere i lavori.
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