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Milan, che grande entusiasmo. Non si vedeva dal 2011

Redazione

Milan, nel giorno del raduno del 5 luglio i tifosi presenti a Milanello erano circa 5000, tanta la fiducia nella nuova società e nei nuovi giocatori. Una folla così mancava da sei anni

di Ruggiero Daluiso

Quando, di solito, una dirigenza vincente lascia, c’è sempre un po’ di amaro in bocca. A maggior ragione se, a cedere uno dei due club europei più vincenti della storia del calcio, è Silvio Berlusconi con i 29 trofei vinti in 31 anni di Presidenza. Questa volta no. La cessione di Berlusconi alla nuova proprietà cinese, capitanata da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, ha riacceso il fuoco negli animi dei tifosi del Milan che continuano a dimostrare grandissima fiducia alla nuova società. E qualcosa è anche scattato dopo il famoso non rinnovo di Donnarumma, destinato a rimanere un colpo a salve. I tifosi da allora si sono uniti ancor di più verso i colori rossoneri.

C’è grande entusiasmo a Milanello da un paio di giorni. I tifosi hanno capito che si può ritornare, in buona percentuale, a sperare di ricalcare le scenedella Champions League. L’habitat naturale per una squadra come il Milan che di Champions ci ha vissuto fino a qualche stagione fa. Gli ultimi anni della Presidenza Berlusconi hanno sommato stagione dopo stagione una sorta di infelicità generale, poi spazzata via al cambio di proprietà. Acquisto dopo acquisto, i tifosi del Milan hanno iniziato a sognare, se non in grande quantomeno a sognare i vecchi e importanti traguardi. Sono arrivati giocatori di caratura internazionali, non campioni ma giocatori che ti fanno fare quel salto di qualità dopo le ultime 3 stagioni quasi fallimentari, l’ultima con Montella salva in parte le tre annate passate dentro la bambagia della non Europa e dei non trofei. E la differenza si è vista.

Il raduno era ormai diventato motivo di contestazione e questo, negli ultimi cinque anni, non ha fatto altro che allontanare il tifo più caldo del Milan, ma anche quello classico, dalla società. Sia chiaro, i tifosi hanno sempre supportato la squadra anche e soprattutto nei momenti più complicati e nelle contestazioni più dure dell’ultimo triennio. Ma il rapporto con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani era diventato ormai logoro, insanabile. Il senso di gratitudine c’è sempre stato e sempre ci sarà, ma i mancati investimenti e il flebile interesse presidenziale negli ultimi anni di Milan ha portato ad inevitabili conseguenze. Esser fuori dall’Europa, quella che conta, per il Milan è una gran bella batosta e questo Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli lo hanno ben capito.

Per questo motivo i tifosi, dopo sei lunghi anni dai tempi dello scudetto targato Ibrahimovic e Thiago Silva per intenderci, si sono riavvicinati alla squadra. Un attestato di stima per i due nuovi dirigenti (e per i tanti milioni della nuova società) che, quasi al buio, si sono fatti apprezzare già dal mese di giugno nella loro prima vera stagione rossonera. I tifosi ci credono, il caro vecchio Milan potrebbe ritornare a fare la voce grossa sui campi che contano.

 

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