NESSUN TRIONFALISMO
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Milan, cinque considerazioni dopo la vittoria contro il Bologna
Soddisfazione e abbracci in campo, sia per sfogare la tensione che per cementare il gruppo. Ma nulla più. Gli "abbiamo vinto solo una partita" e i "dobbiamo pensare solo a lavorare", sono stati la regola nel dopo-gara di San Siro. Da parte dell'allenatore e della squadra, un atteggiamento maturo verso l'interno e rispettoso dei tifosi verso l'esterno. La vittoria in casa è una bella cosa ma se è diventata un evento, i problemi vissuti fino ad oggi non sono stati di poco conto e bisogna rimanere pancia a terra per continuare a lavorarci sopra.
IL PUBBLICO HA RISPOSTO
Rino Gattuso aveva fatto leva sulla sua storia personale e sul suo rapporto d'affetto con la platea di San Siro, sabato a Milanello. Aveva chiesto sostegno per la squadra. E la tifoseria rossonera ha risposto. 40mila a San Siro nonostante la neve e il freddo, ma non solo. Tanto calore e tanti cori verso i giocatori in campo, anche nei momenti più critici della gara. Non c'è un milanista che non sia attorno a Rino in questo momento, in campo e fuori, tutti per lui e tutti con lui, al massimo del sostegno e della disponibilità.
LA DIFESA A QUATTRO
Adesso o mai più. Deve aver pensato questo il nuovo allenatore rossonero, al momento di fare l'ennesimo cambiamento stagionale, rischiando e sfiorando l'eccesso di novità e di rotazioni in una stagione in cui lo si è fatto molto spesso. Ma la vita e il cuore di Gattuso sono lontani da qualsiasi tipo di stagnazione, per cui difesa a quattro contro il Bologna. Al netto di qualche impasse individuale, possibile in qualsiasi sistema di gioco, il ritorno a quattro ha retto e funzionato.
IL MILAN DEL PRIMO TEMPO
Il passaggio della partita più convincente del Milan è stato costituito dalla fase offensiva del primo tempo. Spigliata, minacciosa, determinata. Un gol e molte altre occasioni. Con una condizione destinata a migliorare, è proprio così che Gattuso vuole veder giocare la propria squadra in attacco. L'occasione e il gol del Bologna dietro? Parte del gioco, tenendo conto anche del fatto che quella di Donadoni è la squadra con la miglior classifica battuta fino ad oggi dal Milan a San Siro.
IL "NUOVO" JACK BONAVENTURA
Per vederlo sorridere, deve essere tutto perfetto. Altrimenti no, altrimenti Jack non si accontenta, non fa buon viso a sorte mediocre. Eccolo allora. Tre gol in due partite in maglia rossonera non li aveva mai segnati, nemmeno nei suoi periodi migliori. Gattuso è andato a cercarlo, lo ha trovato e lo ha messo più vicino alla porta, sia per inserirsi che per far male. Sapere di poter contare anche su Bonaventura a questi livelli, può dare ulteriore fiducia a tutto il gruppo.
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