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di Valerio Paini
Una sosta che poteva rigenerare il Milan e prepararlo al meglio per la grande sfida del San Paolo, contro la capolista Napoli, forse il match più duro dal punto di vista del gioco visto l'impianto costruito nei minimi dettagli in questi tre anni in azzurro da parte di Maurizio Sarri.
E i partenopei , una macchina perfetta per capacità di replicare sincronismi complicati ad altissima intensità, hanno fatto ciò che sono consuetudine fare arrivando a ottenere l'ennesima vittoria; in tutto questo il Milan ha mostrato qualche piccolo spiraglio di gioco e personalità, non mostrandosi come un partner succube dell'avvolgente manovra dei napoletani bensì voglioso di contrastare i loro intenti attraverso un possesso palla che non permettesse agli avversari di attuare il loro gioco.
Tutto questo però non è bastato e il Milan ha raccolto un'altra sconfitta, la sesta in Serie A, proprio contro le prime sei squadre in classifica, a dimostrazione del fatto che i rossoneri non sono ancora riusciti a colmare il gap con le grandi e non hanno migliorato quei difetti che tutt'ora condizionano le prestazioni dei singoli e del gruppo.
Ovviamente ci sono delle distinzioni da sottolineare: se infatti contro Sampdoria e Lazio il Milan, in piena confusione da cambio di modulo, non è letteralmente sceso in campo, contro Juventus, Napoli e soprattutto Roma e Inter, nonostante ci fosse un balzo tecnico, i rossoneri hanno mostrato come se la potessero giocare quasi ad armi pari.
E in questo contesto così cupo chi sembra non perdere mai la fiducia è Vincenzo Montella che, ai microfoni dei giornalisti, ha commentato così sugli scontri diretti sin qui persi e sulla possibile rimonta in classifica: “Sono realmente ottimista, vedo la squadra crescere. Le altre vanno forte, ma non potranno andare sempre così. Noi dobbiamo guardare al nostro percorso, sono convinto che rientreremo a lottare per le prime 4 posizioni. Un tifoso del Milan, dopo un’altra sconfitta, non può ovviamente essere ottimista: ma questi giocatori possono crescere ancora e darci tante soddisfazioni”.
Certamente a questo punto della stagione i giochi non sono ancora stati fatti e la stagione non può dirsi compromessa, c'è però bisogno di cambiare registro da qui in avanti, contro avversari tutti alla portata, in modo tale da affrontare il girone di ritorno con un altro piglio e con una conoscenza di gruppo maggiormente consolidata così da poter realmente giocare alla pari contro le dirette contendenti, altrimenti la rimonta auspicata da Montella resterà un sogno impossibile da realizzare.
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