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Milan, è cambiato tutto: ma quante analogie con il mercato del 2010

Leonardo Bonucci Milan
Il Milan con l'acquisto di Bonucci dalla Juve, cercherà di interrompere il dominio dei bianconeri in Italia: ci sono tante analogie con la stagione 2010/11

Salvatore Cantone

Il Milan, nonostante le grandi vittorie in campo nazionale e internazionale, ha vissuto degli anni difficili, in cui ormai non si vince lo scudetto dalla stagione 2010/2011, cioè da quando gli uomini di Massimiliano Allegri, guidati da Zlatan Ibrahimovic, portano i rossoneri in trionfo a Roma, vincendo il 17° scudetto della storia del club di via Aldo Rossi. In questa stagione, però, sembra essere cambiato tutto, e l'acquisto di Leonardi Bonucci dalla Juventus non è solo un colpo importante per la squadra di Vincenzo Montella, ma da soprattutto un segnale in ottica campionato, visto che questo acquisto potrebbe spostare gli equilibri di una Serie A, dominata negli ultimi sei anni dai bianconeri.

Il Milan storicamente ha sempre cercato di fermare l'egemonia del "nemico": infatti, è vero che negli ultimi anni gli acquisti non sono stati all'altezza del blasone del club rossonero,  tuttavia sette anni fa, Adriano Galliani comprò sia Zlatan Ibrahimovic dal Barcellona e sia Robinho dal Manchester City, che di fatto proietterano il Milan tra le favorite per lo scudetto, che poi effettivamente vinse battendo l'Inter, che veniva da cinque scudetti consecutivi, sfruttando l'onda post calciopoli. Insomma, sembrerebbe che Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli non vogliano "accontentarsi" di un posto di Champions League, e la campagna acquisti fino a questo momento lo sta dimostrando.

Infine, come detto in precedenza, l'acquisto di Bonucci dalla Juventus al Milan è un chiaro segnalare al campionato di Serie A: l'anno scorso il club bianconero comprava sia Higuain dal Napoli e sia Pjanic dalla Roma, con una sensazione di forza economica e tecnica che ha quasi messo in soggezione le avversarie. Ora il vento sembra essere essere cambiato, e il colpo del difensore è un chiaro segnale in questa direzione: nonostante il Milan non sia in Champions League, i giocatori scelgono di arrivare a Milanello, sia per il progetto della società e sia per la ritrovata forza economica, che non si vedeva dai primi tempi della gestione Berlusconi. Dunque il club di via Aldo Rossi cercherà in tutti i modi di spezzare il dominio della Juventus, che oramai dura da troppo tempo...

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