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Milan, è l’ora della svolta: adesso serve continuità

Franck Kessié Hakan Calhanoglu in Chievo-Milan, foto @acmilan
La vittoria di ieri, contro il Chievo, è oro per il Milan, ma i rossoneri hanno fatto solo il primo passo verso la rinascita: vietato fermarsi

Edoardo Lavezzari

Una vittoria scaccia crisi e dal peso specifico incalcolabile. Raramente un Chievo-Milan è stato così importante nella storia dei rossoneri, probabilmente mai. Eppure il ricordo, simbolico e tecnico di quanto successo ieri sera resterà impresso a lungo nella mente dei tifosi rossoneri. La vittoria di ieri potrebbe restare un unicum in una stagione da buttare, nonostante le premesse di una campagna acquisti roboante, oppure il primo passo verso la rinascita, dopo un mese disastroso. Per questo, i rossoneri dovranno dare continuità a quanto fatto vedere ieri sera, già a partire dal match di sabato contro la Juventus, una partita difficile, ma dove portare a casa almeno un punto sarà fondamentale. Il Milan, al momento è ottavo in classifica e ha 9 punti di ritardo su Lazio e Juventus, appaiate al terzo punto e a +9; per questo, fermarsi dopo il bel risultato di ieri sera, significherebbe vanificare quanto di buono fatto fin qui.

Battere, o almeno pareggiare, la Juventus, sarebbe fondamentale anche sotto altri punti di vista. Innanzitutto la squadra ritroverebbe fino infondo quell'autostima che nelle ultime settimane sembra essere svanita, in secondo luogo porterebbe ulteriore calma e fiducia in un ambiente che troppo spesso è parso agitato, o comunque non sereno, senza contare il peso che avrebbe riuscire a battere, finalmente, una big in uno scontro diretto dopo la pesante sconfitta di Roma contro la Lazio e quelle interne contro la Roma e nel derby.

Infine c'è l'aspetto tecnico. Dopo un gran secondo tempo nel derby e una prestazione discreta contro il Genoa, anche e soprattutto nel lungo periodo passato in inferiorità numerica, il Milan ieri contro il Chievo ha messo in scena una prestazione a dir poco convincente sotto il piano del gioco. I rossoneri hanno rischiato poco, è vero hanno concesso un gol evitabilissimo, ma il risultato era già fermo sul 3-0 e soprattutto sono riusciti a mettere in grossa difficoltà una squadra arcigna come il Chievo, che ieri è parso davvero senza contro misure al gioco rossonero. La squadra di Vincenzo Montella, finalmente, è riuscita a sfruttare tutto il suo potenziale sugli esterni, ha giocato bene palla a terra, ma ha fatto ancora meglio nei cambi di gioco e nello sfruttamento delle fasce. Un copione, questo, che ci auguriamo di rivedere anche sabato a San Siro, perchè per battere la Juve servirà il miglior Milan dell'anno.

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