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Milan, ecco le conseguenze del rifiuto dell’Uefa

Marco Fassone Milan
Il no della Uefa al voluntary agreement presentato dal Milan, avrà delle conseguenze sul club rossonero: il prossimo mercato sarà sicuramente low cost

Salvatore Cantone

Come ricorda La Gazzetta dello Sport, inizia una nuova fase per il Milan. Dopo il rifiuto della Uefa relativo al voluntary agreement, il club dovrà preparare un nuovo faldone per richiedere l'accesso al settlement agreement. Il documento conterrà tanti aspetti già presentati da Marco Fassone lo scorso luglio a Nyon, tuttavia ci saranno delle integrazioni che riguarderanno soprattutto i possibili cambiamenti societari dei prossimi mesi. A tal proposito c'è un aspetto importante da sottolineare: il rifiuto al voluntary agreement non comporta automaticamente il passaggio al settlement. Occorre fare una nuova richiesta e successivamente la commissione Uefa deciderà se approvarla o meno.

SANZIONI - Ma quali saranno le conseguenze per il Milan? Dal club filtra un moderato ottimismo su restrizioni "normali", cioè le stesse che hanno dovuto affrontare Inter e Roma: una sanzione pecuniaria e equilibro tra acquisti e cessioni. In ogni caso, al di là delle decisioni che arriveranno in primavera, il mercato estivo sarà molto inferiore rispetto a quello della scorsa estate. A tal proposito, ecco le parole di Fassone: "Il settlement è in vigore da alcuni anni, alcuni club italiani lo hanno già sottoscritto in passato. Significa che il Milan ha commesso delle violazioni commesse prima, la UEFA non ha ritenuto di darci la possibilità di non pagare sanzioni e quindi ragionevolmente ci darà la possibilità di fare il settlement in cui ci proporrà di accettare sanzioni economiche che spero non siano eccessive ma che siano in linea con quelle applicate in passato, forse qualche restrizione sulla lista di giocatori che devono partecipare alle competizioni europee e forse anche delle limitazioni sui tetti del salario. Comunque è un accordo che la UEFA proporrà al Milan per sanare la nostra posizione".

TEMPI - Quali saranno invece i tempi? Secondo quanto riportato dalla rosea, un primo controllo dell'Uefa verrà fatto tra febbraio e marzo, e il settlement dovrebbe essere sottoscritto verso il mese di maggio. Per questo motivo, il Milan dovrà necessariamente chiarire gli aspetti relativi al rifinanziamento del debito, in modo da sgombrare ogni dubbio sulla continuità aziendale del club. Per quanto riguarda le sanzioni, queste possono essere di vario genere: equilibrio tra acquisti e cessioni, obiettivi di bilancio specifici o addirittura l'esclusione dalle coppe (al momento ipotesi difficile). Ci sarà inoltre da ridurre necessariamente il monte stipendi, considerando che è aumentato di oltre di 50 milioni di euro rispetto alla passata stagione. Per questo motivo, nel caso in cui non ci fosse la qualificazione alla prossima Champions League, il Milan dovrà riequilibrare i costi e ricavi, e una-due cessioni importanti sembrano essere scontate. In ogni caso adesso la partita si gioca sul rifinanziamento del debito: il club spera come noto nella Highbridge Capital Managment e spera di rimborsare Elliott entro primavera.

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