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Milan, Fassone e l’incontro con l’Uefa: filtra ottimismo

Marco Fassone Milan
Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, ha incontro a Nyon l'UEFA per discutere del voluntary agreement. Tutti i possibili scenari

Salvatore Cantone

Come sintetizza nel migliore dei modi La Gazzetta dello Sport, si è concluso in pareggio il playoff tra il Milan e la UEFA a Nyon. Come detto nella giornata di ieri, la commissione esprimerà il verdetto nei prossimi giorni, ma tre sono le possibili ipotesi: l’accettazione del piano proposto dalla società rossonera, l’avvio del dell’iter per il settlement agreement, che comporterebbe sostanzialmente un patteggiamento da parte della società, oppure l’accettazione del voluntary agreement con una serie di clausole relative al mancato raggiungimento degli obiettivi programmati: se non dovessero essere rispettati gli accordi, le sanzioni sarebbero ancora più pesanti. Il voluntary agreement  permetterebbe al Milan di operare con più libertà, non avendo le stesse limitazioni che sono state poste a Inter e Roma nei mesi precedenti.

L'INCONTRO - Il Milan a Nyon era rappresentato dall'amministratore delegato Marco Fassone, dal direttore esecutivo, Han Li, dall'amministratore delegato di Milan China, Marcus Kam,  dal responsabile Finanziario, Valentina Montanari, e infine dall'avvocato Leandro Cantamessa. Il meeting è durato circa tre ore e la UEFA di fatto ancora deve prendere una decisione, ma dal club rossonero filtra un moderato ottimismo sul responso  del massimo organismo calcistico europeo.

UEFA - Non c'era nessun pregiudizio dell'UEFA nei confronti dei rossoneri, visto la storia gloriosa del Milan nelle coppe europee, tuttavia le regole valgono per tutti: la commissione ha apprezzato il dossier presentato da Marco Fassone (un documento di circa 150 pagine), che è stato inviato la settimana scorsa a Nyon. Quello invece presentato a giugno non è stato considerato all'altezza, ed è per questo motivo che si è rinviato tutto in autunno.

DOSSIER - Come detto, il dossier di circa 150 pagine è completamente diverso rispetto a quello presentato in precedenza, in quanto sono stati presentati otto possibili scenari, che prevedono ipotesi di ricavi inferiori rispetto alle attese. Insomma, il Milan ha fatto il proprio dovere, ma la Uefa vuole vederci chiaro, ed è possibile dunque che vengano richiesti nuovi documenti e nuove informazioni, che riguarderanno soprattutto la copertura finanziaria, tallone d'Achille nel documento presentato a giugno. In ogni caso, il verdetto dovrebbe arrivare entro Natale, ma dalla società filtra un moderato ottimismo.

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