archivio2017

Milan: finalmente Calhanoglu, il turco può crescere ancora

Stefano Bressi

Pagato oltre 20 milioni Calhanoglu ha mostrato di avere lampi di talento importante, ma finora ha convinto poco. Ieri il gol liberatorio? Servirebbe molto.

Il numero 10 sulle spalle di Hakan Calhanoglu, ieri ha avuto per la prima volta in questa stagione un senso. Il turco, arrivato all'improvviso, è stato il colpo estivo che ha per primo fatto scatenare realmente l'entusiasmo dei tifosi, accorsi a Casa Milan per accoglierlo. Uno con le sue qualità, del resto, in rossonero non si vedeva da un po'. Eppure, in questo avvio di stagione, Calhanoglu è stato forse tra i più deludenti nuovi acquisti. Spesso in panchina, quando in campo non decisivo e non incisivo. L'ex Bayer Leverkusen sembrava spaesato.

Le attenuanti, c'è da dire, non mancano: il turco era reduce da una squalifica che lo aveva tenuto lontano dai campi per sei mesi e soprattutto, ha fatto notare lui stesso, aveva difficoltà a comprendere le indicazioni dell'allenatore in quanto non conoscesse ancora la lingua e non avesse un interprete. Insomma, ha chiesto un po' di pazienza, con la promessa che le cose sarebbero cambiate. Ebbene, ormai sono passati due mesi e c'è da dire che un passo avanti c'è sicuramente stato e ieri se n'è avuta la prova.

Erano già diverse partite che Calhanoglu appariva in crescita. Con la Roma era stato schierato per la prima volta titolare in un big match e non aveva fatto male, salvo poi farsi espellere nel finale. Era rientrato domenica contro il Genoa, ma l'espulsione di Leonardo Bonucci aveva costretto Vincenzo Montella a sostituirlo a metà primo tempo. Sì, decisamente sfortunato. Hakan faceva così ancor più fatica a incidere e a dimostrare i progressi fatti.

Nel corso della conferenza stampa di vigilia del match contro il Chievo Verona, Montella si era però soffermato proprio su Calhanoglu. Si era capito che qualcosa stesse cambiando e che l'Aeroplanino fosse intenzionato a puntare forte su di lui. Così, ieri è partito ancora una volta titolare. Nel primo tempo, però, il numero 10 ha di nuovo deluso. La critica era già pronta a bocciarlo di nuovo. I progressi tanto attesi parevano non esserci. Pian piano, però, Calha ha preso ritmo, ha trovato lo spazio giusto, ha trovato la posizione. Nel secondo tempo è arrivato anche il gol e da lì in poi la sua partita è cambiata.

Calhanoglu è parso sbloccato, più spensierato, più tranquillo. Del resto, finora l'unico gol l'aveva siglato contro l'Austria Vienna in Europa League. Hakan è parso decisamente più a proprio agio nel sistema di gioco adottato da Montella ieri. Non a caso ha agito quasi da trequartista puro, in un 3-4-2-1 che tendeva a trasformarsi in un 4-2-3-1, esaltandone le qualità. Se Montella dovesse decidersi a proseguire su questa strada, Calhanoglu potrebbe rivelarsi un elemento fondamentale. La sua qualità è fuori discussione, perciò se messo in condizioni ottimali e se finalmente dovesse riprendersi, il Milan potrà giovare di un altro elemento importante. Che la stagione rossonera stia davvero iniziando?

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SCARICA LA NOSTRA APP: iOS /// Android