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La stagione del Milan è stata caratterizzata da alti e bassi, dovuti anche e soprattutto ad alcuni episodi. L'assenza di diversi giocatori ha sicuramente complicato le cose, sia per quanto riguarda i risultati che le scelte di Vincenzo Montella. Fino a Natale, infatti, l'Aeroplanino aveva dato l'impressione di riuscire a gestire perfettamente la squadra, operando sempre le scelte migliori di formazione, schierando gli uomini giusti al momento giusto e leggendo al meglio le partite in corso.
Poi, con gli uomini contati, ovviamente le cose sono cambiate. Alcune scelte obbligate, altre fatte con la speranza di trovare i giocatori al meglio, hanno mandato Montella un po' in confusione e i tifosi lo hanno anche criticato diverse volte per i cambi errati. Ieri però, contro il Bologna nel match-point per l'Europa, l'Aeroplanino è stato pressoché impeccabile.
Innanzitutto nella scelta della formazione iniziale. Ha riproposto il 3-5-2 anche se a Bergamo non aveva convinto a pieno. Lo ha migliorato, lo ha puntellato, ha schierato gli uomini giusti. Poi, a gara in corso, a fatto anche meglio: la sostituzione di Andrea Bertolacci con Mati Fernandez era difficile da prevedere a fine primo tempo, qualcuno ha anche storto il naso, ma si è rivelata azzeccatissima e fondamentale.
Montella si è accorto che l'ex Genoa stava facendo fatica a trovare i tempi giusti e che aveva poco tempo per gestire la palla. Ecco perché serviva qualcuno che riuscisse a collegare al meglio il centrocampo e l'attacco con pochi tocchi di classe. Mati si è rivelato perfetto: sicuramente più abituato a giocare tra le linee, ha servito due assist, di cui il primo davvero raffinato per Gerard Deulofeu.
A proposito di Deulofeu. Ieri, probabilmente, è stata una delle peggiori partite da quando è in rossonero. Sembrava non azzeccare un pallone, non riuscire a liberarsi mai, non indovinare un assist o una conclusione. Più volte nel corso dell'anno Montella lo ha sostituito con Lucas Ocampos, ma ieri no. Ieri ha deciso di puntare su di lui, nonostante forse nessuno lo avrebbe fatto. Ripagato con un gol. Decisivo il cambio di posizione. Spostandolo vicino a Gianluca Lapadula, l'ha liberato da compiti difensivi e soprattutto ha reso la manovra più veloce e imprevedibile.
Da applausi anche la scelta di schierare Keisuke Honda. Come detto di norma la prima scelta era sempre stata Ocampos. Ieri Montella, con lungimiranza, ha mandato in campo il giapponese. Honda ha spaccato la partita, segnato e creato pericoli. Ha fatto da raccordo tra centrocampo e attacco, abituato ad agire in quella posizione già l'anno scorso nel 4-4-2 di Sinisa Mihajlovic.
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