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Milan, finalmente il campo, settembre già decisivo

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Si gioca ogni 3 giorni: 6 partite, 2 di Europa League, 4 di campionato. Partire bene in EL e confermarsi in Serie A: questi gli obiettivi del Milan.

Redazione

Settembre importante per la ambizioni del nuovo Milan di Vincenzo Montella. Con a disposizione una formazione completamente rinnovata negli uomini e nello spirito, che ha iniziato la stagione con il piede giusto grazie a due convincenti vittorie in campionato contro avversari ostici come Crotone e Cagliari, l'Aeroplanino si prepara ad un mese di fuoco.

Finalmente chiusa la sessione estiva del calciomercato, così lunga e frenetica da rallentare, a causa di improvvise partenze e sorprendenti arrivi, la formazione di un gruppo stabile con ricadute sulla concentrazione e sul senso di appartenenza, è arrivato il momento di concentrarsi sul campo.

I rossoneri sono chiamati a ben quattro gare di campionato e a due sfide di Europa League per confermare quanto di buono visto in questa estate. Non sarà facile giocare ogni tre giorni: il tour de force rossonero prevede tre trasferte ed altrettante gare interne e richiederà l'impiego di buona parte degli uomini a disposizione di mister Montella.

Considerate la ricchezza, in termini quantitativi e qualitativi, della rosa milanista e le malcelate ambizioni di Champions League, quest'ultime dettate anche da esigenze di bilancio come chiaramente espresso dall'amministratore delegato Marco Fassone, il Milan non può temere i prossimi confronti.

Pur nel rispetto degli avversari e pienamente consapevoli della necessità di crescere nel rendimento dei singoli e come squadra, superando le lacune emerse contro il Cagliari, il Milan è chiamato già da domenica 10 settembre, a Roma sponda Lazio, al primo scontro di livello del campionato. Contro la formazione di Simone Inzaghi, uscita indebolita dalla sessione di calciomercato, i rossoneri debbono mostrare carisma e forza per imporsi e dare un segnale forte alle concorrenti per un posto in Champions.

Un buon risultato a Roma farebbe da viatico a due impegni casalinghi, domenica 17 e l'infrasettimanale di mercoledì 20, almeno in apparenza abbordabili: sebbene l'Udinese abbia sottratto ai rossoneri sei punti su sei nella scorsa stagione e la neo promossa Spal abbia tutte le caratteristiche della matricola terribile, il Milan non ha alternative al successo pieno. Del resto, i pieni recuperi di Alessio Romagnoli, Lucas Biglia e Giacomo Bonaventura, a cui si aggiunge Nikola Kalinic a tempo pieno, forniscono a Montella una varietà di soluzioni tecniche tali da consentire un più che discreto turnover oltre alla scelta di moduli tattici diversi dal classico 4-3-3.

Il mini ciclo settembrino di campionato termina domenica 20 all'ora di pranzo nella Genova blucerchiata di Marco Giampaolo, piacevole sorpresa - a punteggio pieno - di questo inizio campionato: se un anno fa a decidere la sfida con la Sampdoria fu una stoccata di Carlos Bacca nel finale, chissà che non sia ancora uno dei nuovi attaccanti rossoneri a risolvere la gara.

In mezzo al tourbillon di campionato i rossoneri sono attesi all'esordio in Europa League. Dopo le gare di preliminare e playoff contro i modesti Craiova e Shkendjia, il Milan è chiamato all'esordio in terra austriaca contro l'Austria Vienna giovedì 14 per poi ospitare, giovedì 28 settembre, i croati del Rijeka: sfide tutt'altro che impossibili per gli uomini di Montella che può anche ricorrere a uomini come Gabriel Paletta, Gustavo Gomez e Josè Sosa, rimasti in rossonero dopo le fallite trattative di calciomercato ma dotati di sufficiente esperienza per non sfigurare nelle prime abbordabili sfide in Europa.

Terminata la fase delle "cose formali", è finalmente giunto il momento di dare la parola al campo e lavorare con concentrazione per garantirsi un settembre colmo di buoni risultati.

Enrico Maggioni

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