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L'ultima, non è stata certo una domenica facile per Nikola Kalinic. L'attaccante croato è uscito tra i fischi di un San Siro al 32' della ripresa di Milan-Torino. Fischi giustificati per una prestazione sicuramente generosa, ma non altezza viste le tante occasioni sprecate. Occasioni che, con il senno di poi, hanno contribuito all'esonero di Montella perchè una vittoria contro i granata, con ogni probabilità, avrebbe portato la dirigenza a fare altre considerazioni. Resta il fatto che quella di domenica non è stata una prestazione sfortunata in una buona stagione, ma l'ennesima partita deludente dell'ex Fiorentina che, fin qui, in campionato, ha collezionato solamente tre reti (due delle quali nella partita con l'Udinese). Un bottino troppo magro per un giocatore pagato 25 milioni di euro e cercato con insistenza durante tutto il mercato estivo.
Come se non bastasse, alla sua presentazione in rossonero, il nuovo tecnico Rino Gattuso ha speso parole importanti per Cutrone "Parte sul livello di André Silva e Kalinic. Gioca con il veleno addosso, ha grande passione" e per André Silva: "Ha grandissime qualità per l'età che ha. Se lo proponi sul mercato, lo prendono domani mattina". e nemmeno mezza per lui, titolare del Milan e della Croazia, squadra che andrà al Mondiale con ambizioni importanti. Una bocciatura quindi? Assolutamente no, perchè alla prima da allenatore, Gattuso punterà proprio su di lui, che sarà il perno di un tridente che vedrà Suso e Bonaventura agire sulle ali. Per provare i due ragazzi terribili ci sarà tempo, al centro dell'attacco spazio ancora a Nikola, obbligato a riscattarsi.
Benevento-Milan sarà un'occasione d'oro per Kalinic, che da un lato dovrà dimostrare a Gattuso di aver fatto bene ad affidarsi a lui, dall'altro dovrà segnare per il popolo rossonero, che da lui si aspetta una cosa sola: i gol mancati fin qui. Anche perchè, alle sue spalle, Cutrone e André Silva scalpitano e nel 3-4-3 proposto da Gattuso c'è posto per un solo attaccante di ruolo. Se l'ex Fiorentina vorrà continuare a giocare con continuità non potrà più permettersi errori clamorosi come quelli di domenica, anche perchè al Milan, per tornare a vincere, servono quei gol che non sono arrivati fin qui: che sia Kalinic a garantirli, o qualcun altro, poco importa.
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