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Milan, grinta e cuore non bastano: la classifica ora è impietosa

Icardi Inter Milan
Il Milan, dopo un brutto primo tempo, nella seconda frazione di gioco ha messo in difficoltà l'Inter: il cuore però non è bastato, e la classifica piange

Redazione

Marco Fassone, AD rossonero, ha ben sintetizzato il pensiero di molti tifosi: "Non ci aspettavamo quattro sconfitte in otto gare, ma di essere gruppo e squadra più velocemente". Il Milan che occupa la decima posizione in classifica è ben lontano dagli obiettivi prefissati: non sono bastati il grande secondo tempo di domenica sera e la doppia rimonta contro un'Inter tutt'altro che trascendentale per evitare la terza sconfitta consecutiva in campionato. La seconda frazione disputata dai rossoneri ha mostrato che la strada può essere quella giusta: una grande reazione nervosa, tutta grinta e cuore, favorita da una disposizione tattica audace ma finalmente logica, ha di fatto chiuso l'Inter nella propria metà campo e generato occasioni da rete a ripetizione.Nonostante ciò, il ripetersi di gravi errori individuali e di reparto hanno consentito ai nerazzurri di conquistare l'intera posta ed al Milan di recriminare una volta di più per ciò che poteva essere e non è stato.

I numeri di questi inizio di stagione sono eloquenti: i rossoneri, ancora senza un vero preparatore atletico, sono terzultimi in Serie A per chilometri corsi e, nonostante le poche parate di Donnarumma (terzo portiere meno impegnato della Serie A dopo Reina e Buffon), hanno già subito ben 13 reti a conferma di una fase difensiva decisamente precaria. È importante che Montella riparta da quanto di positivo emerso nel secondo tempo di domenica, lavorando sulla preparazione atletica, favorendo un assetto tattico stabile e che valorizzi gli uomini di maggior qualità (Bonaventura e Suso su tutti) e cercando al tempo stesso di affinare quei meccanismi difensivi per evitare gli errori a ripetizione che spalancano la porta agli attaccanti avversari. Le prossime due gare contro Genoa e Chievo dovranno servire a risollevare la classifica riportando i rossoneri in posizione più consona alla ambizioni prima dello scontro diretto con la Juventus di fine ottobre.

Enrico Maggioni

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