- Calciomercato
- Redazione
archivio2017
di Valerio Paini
Il Milan, visto domenica a pranzo, è sceso in campo credendo di avere la vittoria già in pugno e alle prime difficoltà si è sciolto. Atteggiamento rinunciatario, squadra disunita e senza stimoli. L'analisi di Vincenzo Montella è stata chiara e lucida: “Siamo stati insufficienti sul piano agonistico e tecnico. Nel primo tempo non avevamo tranquillità per giocare e ci è mancata lucidità. Mi ha deluso la prestazione, vorrei capire il motivo. Eravamo scarichi mentalmente.”, e ancora: “Siamo tutti colpevoli per una prestazione del genere, dobbiamo migliorare in atteggiamento e a livello agonistico dobbiamo pareggiare la voglia degli avversari. È stata una prestazione insufficiente. Dobbiamo capire le cause e lavorare su quelle, senza creare isterismi”. E ora anche la dirigenza, nella persona di Marco Fassone, si è lamentata di questo dicendo che non è ammissibile un atteggiamento del genere e lasciando tutti, Montella compreso, senza alibi. A deludere maggiormente sono stati coloro che avrebbero dovuto guidare la squadra (Bonucci in primis), dato il carisma e l'esperienza internazionale, ma hanno deluso sul piano della personalità prima che su quello tecnico.
VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA
di Valerio Paini
In molti si chiedono se il contesto tattico sia quello giusto per gli uomini a disposizione. Se molti ne giovano, su tutti Ricardo Rodriguez, Bonucci e Biglia, o almeno dovrebbero giovarne, sicuramente altri sembrano stentare e fare una fatica enorme a trovare la posizione ideale in campo. Su tutti Giacomo Bonaventura e Suso, trascinatori l'anno scorso e ai margini quest'anno da quando si usa il nuovo 3-5-2 nelle sue varie declinazioni. Urgono sistemazioni per non sprecare due talenti che varrebbe la pena ritrovare vista la vena realizzativa e le qualità tecniche indiscusse che portano in dote, anche perché con loro fuori ruolo il Milan sembra non girare.
VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA
di Valerio Paini
In una giornata sfortunata per tutti, nessuno si è avvicinato alla sufficienza piena. Chi però stupisce è sicuramente Cristina Zapata che ha commesso errori su entrambi i gol subiti dai rossoneri. Dovrebbe sostituire Mateo Musacchio ma nessuno si spiega come possa essere possibile viste le doti dell'ex Villareal e gli errori, sin troppo evidenti e ripetuti, del colombiano. Tra gli altri, chi ha nuovamente deluso è capitan Bonucci, apparso spaesato, di scarsa personalità e inevitabilmente beccato sui social network che non gli perdonano più nulla. Chi però si prende la maglia di peggiore in campo è Franck Kessiè, lontano cugino di quello visto all'Atalanta e nella prima parte di stagione: scarico mentalmente e fisicamente, si trascina per il campo e gioca più per gli avversari che per i rossoneri. A fine partita il tabellino recita 17 palle perse e 10 passaggi sbagliati, una prestazione inaccettabile.
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
SEGUICI SU: /// /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA