Il gol di Cristian Zapata in Inter-Milan 2-2 (credits: acmilan.com)
Un 2017 tra alti e bassi: montagne russe rossonere che hanno regalato però alcuni giorni, o eventi, di grande gioia per tutti i tifosi del Milan
Luca Fazzini
Derby da brividi
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A Natale dell'anno scorso era stata Supercoppa, ma a Pasqua la gioia è quasi la stessa. Il 15 aprile va in scena il derby, il primo tutto cinese, a due giorni dall'ufficialità di un closing che consegna definitivamente il Diavolo - e l'intera città di Milano - in mani orientali. Tutto il mondo collegato, un orario (le 12.30) insolito e inusuale per una Stracittadina. L'Inter di Pioli, ancora in corsa per un posto in Europa, così come i ragazzi di Montella, va in vantaggio due volte con Candreva e Icardi. Il Milan crea e non si disunisce e trova il 2-1 all'83' con Romagnoli. Nel finale, quando sembra tutto ormai archiviato, la zampata vincente di Zapata che regala un 2-2 tanto insperato quanto emozionante.
Bentornata, Europa
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Il 21 maggio, complice il risultato sfavorevole dell'Inter, il Milan ha la grande occasione: tornare in Europa dopo tre anni. La via, quella del sesto posto - che significa doppio preliminare di Europa League - non è quella delle migliori, ma San Siro si riempie comunque, perchè il fascino delle competizioni continentali manca da troppo tempo negli ambienti milanisti. Sembra una giornata di festa, eppure la gara contro il Bologna non si sblocca. E' anche per questo che quando arriva il gol di Deulofeu al 69', lo stadio si scioglie in un urlo di liberazione. Honda e Lapadula completano la festa: il Milan è in Europa!
Bonucci è rossonero!
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"Passiamo alle cose formali": un ritornello piacevole, diventato un vero tormentone nel corso della lunga estate rossonera. Musacchio, Kessié, Rodriguez, André Silva, Conti, Borini: acquisti di livello, giocatori importanti e tanti soldi spesi. Eppure, quando inizia a circolare il nome di Leonardo Bonucci, il vento è diverso. Non è un acquisto normale: è un top player, è il simbolo della juventinità. Il Milan torna - dopo anni - a far sentire la voce e bussa con personalità alla porta di Marotta. Una trattativa lampo, 40 milioni sul piatto e un bagno di folla all'esterno di Casa Milan il 14 luglio. Leonardo Bonucci è ufficialmente rossonero, con tanto di fascia!
San Siro, una bolgia
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Giovedì 3 agosto , nell'immaginario di molti, doveva essere una serata normale di mezza estate, con il caldo a farla da protagonista e un gelato o una birra come compagno, magari in riva al mare. Eppure, per 67.000 milanesi e non solo, è stato un giovedì particolare. A San Siro arriva l'Universitatea Craiova, squadra meteora della Romania, allenata da Devis Mangia. DOpo lo 0-1 esterno dell'andata, la qualificazione sembra una formalità. Ciò nonostante, San Siro è una bolgia: l'entusiasmo rossonero, provocato dal mercato estivo, si tasta con mano. Stadio pieno, coreografia d'altri tempi e occasione, a fine primo tempo, per salutare i nuovi arrivati, Lucas Biglia e Leonardo Bonucci.
Kakà, un ritorno?
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Di ufficiale c'è poco, molto poco. Anzi, nulla. Eppure, è bastato farsi (ri)vedere per (ri)scatenare entusiasmo e affetto. Spiegare cosa significhi Ricky Kakà per tanti tifosi rossoneri è difficile. A carriera ormai finita, l'asso brasiliano si è recato in sede il 23 novembre per un incontro con la dirigenza, parlando con Marco Fassone di un possibile rinnovo in società. "Ho sempre il Milan nel cuore, ma sono in un momento particolare: prima devo decidere cosa fare, e poi vedremo che succederà": così ha parlato Kakà, lasciando aperte tutte le porte. Difficile prevedere il futuro, ma è bastato un semplice ritorno per scatenare l'affetto dei tifosi.