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Milan, i primi 100 milioni da SES: i dettagli dello shareholder loan

Donato Bulfon

Il noto giornalista Pasquale Campopiano, ha fatto il punto, dal proprio sito web ufficiale, sulla cessione del Milan, rivelando particolari interessanti sulle modalità di arrivo dei capitali
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Il noto giornalista Pasquale Campopiano, ha fatto il punto, dal proprio sito web ufficiale, sulla cessione del Milan, rivelando particolari interessanti sulle modalità di arrivo dei capitali. Ecco le sue parole.

SHAREHOLDER  LOAN - "I puristi dell’economia lo chiamano shareholder loan. In parole povere è un prestito che gli azionisti fanno alla loro controllata per garantirne le funzioni finanziarie e ricavarne degli interessi in futuro. La storia della cessione del Milan ai cinesi, ahimé, mi ha fatto riaprire i libri di economia, anche perché siamo di fronte ad un’operazione di equity condotta da un fondo chiuso, la Sino Europe Sports, che venerdì 3 marzo firmerà il tanto atteso e storico closing con Fininvest per la cessione del 99,9% delle quote del Milan. E alzerà il velo sulla sua segretissima composizione. Assieme ai 320 milioni che finiranno nelle casse di Fininvest che chiuderanno la cessione del Milan ai cinesi, il 3 marzo SES verserà i primi soldi liquidi anche nelle casse del Milan, i famosi 100 milioni promessi a Berlusconi come anticipo sul piano industriale da 350 milioni per i prossimi tre anni".

PRESTITO  A TASSO ZERO – "Ecco, quei 100 milioni saranno garantiti da SES al Milan sotto forma di shareholder loan, come prestito degli azionisti al club. La grande novità che questo blog vi offre in esclusiva, confermata da fonti vicine alla cessione, è che SES lo farà a tasso zero, senza chiedere alcun interesse sulla cifra e senza pesare dunque sulle casse del Milan che sono già di per sé indebitate. Un segnale di liquidità e di fiducia, visto che in altre operazioni, vedi quella che Thohir condusse con l’Inter qualche anno fa, lo stesso prestito fu garantito al club nerazzurro ma con un tasso di interesse che se la memoria non mi inganna oscillava tra l’8 eil 9,5%. Molti paragonano l’operazione targata Yonghong Li e SES-Milan a quella Thohir-Inter ma c'è un'evidente differenza tra le due trattative".

I RESTANTI 250 MILIONI – "Dai 100 milioni che entreranno il 3 marzo nel Milan, ovviamente, dovrà essere scorporato il costo di gestione del club, che dal 1 luglio del 2016 è interamente a carico di SES, anche se anticipato da Fininvest. Quindi i cinesi restituiranno circa 70 milioni, i 30 rimasti in cassa daranno il via alla nuova gestione (per l’utilizzo sul mercato vi rimando a una prossima puntata). I restanti 250 milioni del piano industriale di Sino Europe, verranno garantiti in due successive rate, una da 100 milioni entro la stagione 2017-2018, e l’altra da 150 milioni entro quella 2018-2019. L’obiettivo di SES è arrivare a una copertura totale dell’intera cifra attraverso accordi di sponsorizzazione importanti e sviluppando il business legato al marchio AC Milan in Cina".

NUOVI CAPITALI – "In parole povere, i 250 milioni SES proverà a farli fruttare col suo piano industriale, garantendo però la copertura sull’intera cifra. Esempio, nel prossimo biennio il Milan riuscirà a fatturare soltanto 200 milioni (dei 350) con i suoi introiti? Gli altri 50 li garantirà e verserà SES a copertura. Riassumendo: con questa prima parte del piano industriale di Sino Europe (presto le prossime puntate) vengono fuori contorni più delineati e si comincia a capire meglio anche la presenza di banche e colossi dell’asset management alle spalle dell’operazione. Molti tifosi mi chiedevano…e finiti questi 350 milioni? E’ confermato che il fondo, se e quando ce ne sarà bisogno, potrà iniettare nuovi capitali oltre ai 350 milioni promessi (si piega così anche la forte liquidità di Huarong e soci). Ma la speranza è di raggiungere nel medio termine un fatturato tale che rilanci sin da subito il Milan. Anche perché il primo obiettivo “sportivo” di SES è la qualificazione alla prossima Champions League".

 

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