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Milan, il gol di Cutrone puó essere la svolta?

Patrick Cutrone in azione
In una serata che sembrava potesse essere più semplice del previsto, il Milan trova la vittoria allo scadere grazie a una grande reazione di orgoglio e allo splendido gol di Patrick Cutrone

Redazione

di Valerio Paini

Un giovedì sera quasi surreale per un Milan non troppo brillante che, nonostante le enormi difficoltà, riesce a vincere 3-2 contro il Rijeka staccandosi in classifica dalle altre contendenti e rinsaldando così il primo posto nel gruppo D di Europa League.

Ciò che emersa però è la grande fatica con la quale i rossoneri giocano, tra automatismi ancora da trovare e cali di tensione preoccupanti anche tra i più esperti nella rosa. Così, dopo un 2-0 figlio di una gestione tranquilla, e a ritmi bassi, di una gara sulla carta piuttosto semplice nonostante l'approccio non propriamente aggressivo e deciso degli uomini di Vincenzo Montella, c'è stato un inaspettato black out che ha portato tra l'84 e il '90 al 2-2 dei croati.

A quel punto è uscito lo spirito combattivo e il carattere della squadra rossonera che, con forza, si è riversata in avanti alla ricerca di un gol che potesse ribaltare la situazione.

Ed effettivamente il gol è arrivato grazie a uno splendido tocco, in anticipo sull'uscita del portiere, di Patrick Cutrone, scattato sul filo del fuorigioco, che ha sorpreso tutti e risollevato gli animi dei rossoneri che sembravano ormai rassegnati a una conclusione amara. Una prima scintilla caratteriale per un Milan che sembra lontano parente di quello dello scorso anno, sin troppo abituato a partenze a handicap e rimonte grintose, che aveva nel dna il gene della lotta che, in questo inizio di stagione, sembra essersi perso per strada visti gli affanni e le mancate reazioni quando si è ritrovato a subire i colpi avversari.

Paradossalmente Vincenzo Montella sembra più felice di come si sia messa e poi risolta la situazione: “C’è del lavoro da fare, oltre a un risultato importante ci portiamo a casa tanta esperienza importante e soprattutto l’orgoglio che è emerso dopo il 2-2. Non abbiamo fatto una partita strepitosa, ma come temperamento la squadra mi è piaciuta molto. Abbiamo dei momenti di buio, dei black out, ma una squadra senza temperamento non avrebbe vinto questa partita. Questo risultato è molto più importante per me rispetto a un 2-0 come quello che si stava delineando”, così infatti ha commentato al termine della sfida ai microfoni dei giornalisti.

Che possa essere effettivamente la svolta e l'episodio che serviva al gruppo per sbloccarsi? Intanto domenica ci sarà la Roma e certi cali potrebbero rivelarsi fatali per una squadra che ha ritrovato entusiasmo ma che necessità ancora di tempo per assestarsi.

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