L'estate dei tifosi milanisti è stata come quella di un bambino che pensa a quando andrà in vacanza al parco giochi. I tanti acquisti erano come le giostre più belle e divertenti. Ebbene, nelle ultime settimane e ieri in particolare, il parco giochi è rimasto decisamente chiuso, spezzando il cuore di milioni di bambini/tifosi. Eppure i tre giostrai per eccellenza, Suso, Giacomo Bonaventura e Hakan Calhanoglu erano tutti presenti dal primo minuto ieri sera, per le prima volta. Tanta qualità tutta insieme, tipico di Vincenzo Montella scrive la Gazzetta dello Sport che così ha convinto a Firenze. Il parco giochi, però, è allegria e al Milan in questo momento l'allegria manca. I rossoneri sono tesi, bloccati e impauriti, più che tristi. L'aria a San Siro ieri sera era molto pesante, i fischi dei tifosi piovevano dagli spalti fin dal primo tempo. Condizioni che, ovviamente, non aiutano.
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Milan, in campo tanta qualità, ma poca fantasia
Ma perché non hanno reso, i tre tenori rossoneri? Tutti sono sembrati schierati fuori ruolo da Vincenzo Montella e, forse, anche fuori tempo. Suso si è rimesso a centrocampo, come mezzala destra, come visto contro l'Inter. Nel Derby, però, c'era un Milan all'arrembaggio, mentre ieri le maglie erano molto strette e la manovra lenta. Calhanoglu ama giocare nel tridente o a ridosso delle punte. Ieri invece ha agito da mezzala sinistra. Quello più a proprio agio è sembrato Bonaventura, anche se un po' troppo largo. Ogni tanto si avvicinava André Silva, per cercare una giocata. Si è visto molto poco. Forse il migliore è stato Suso, mentre Calhanoglu ha lasciato solo partire qualche conclusione dalla distanza. Niente azioni spettacolari, nonostante la tanta qualità. Il calcio non è matematica e non basta addizionare la qualità. Poche idee, con i fantasisti troppo lenti e fermi.
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