Un vecchio motore diesel, questo Milan, che ci mette un po' a carburare. I rossoneri troppo spesso di recente iniziano a giocare troppo tardi, quando si trovano già in situazione di svantaggio. Il primo campanello d'allarme è arrivato in Milan-Torino di Coppa Italia, quando il Diavolo è passato in svantaggio e ha rischiato di subire il secondo gol, poi è entrata un'altra squadra nel secondo tempo e in tre minuti ha completato la rimonta. Passano quattro giorni e la storia si ripete, con aggravante: si gioca di nuovo contro il Torino, ma in trasferta e dopo mezz'ora i granata sono quasi sul 3-0, se non fosse per Gianluigi Donnarumma che sventa il rigore di Adem Ljajic. Passa l'intervallo, nuovo Milan in campo, 2-2 agguantato. Match seguente: Milan-Napoli. Dopo venti minuti di blackout assoluto da parte del Milan, che comporta due gol partenopei, i rossoneri si riprendono (stavolta prima dell'intervallo) e accorciano le distanze con Juraj Kucka. Questa volta però un grande secondo tempo non basta. Infine, mercoledì, allo Juventus Stadium il Milan gioca un primo tempo orrendo, senza mai tirare. Poi nella ripresa domina quasi i campioni d'Italia e accorcia le distanze. Anche stavolta, però, la rimonta non riesce. Bilancio complessivo: 7 gol in 4 partite subiti nei primi tempi, 0 gol subiti nei secondi.
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Milan, le false partenze sono un problema
Tutto ciò, però, a quanto pare non preoccupa Vincenzo Montella, che non ci vede una tendenza in queste false partenze, perchè è convinto scaturiscano tutte da situazioni diverse. Effettivamente i motivi sono vari: con il Toro in Coppa Italia, scrive il Corriere della Sera, c'è stato semplicemente un approccio troppo molle; con i granata in campionato ci si è messa di mezzo anche tanta sfortuna; con il Napoli un po' di ingenuità, ma in fondo ci sta di andare sotto con partenopei e bianconeri. Se il Milan giocasse 90 minuti al loro livello significherebbe che ha colmato il gap, cosa ovviamente ancora impossibile. Eppure il Milan ci sta provando a giocare in modo diverso e, forse, è anche questo a causare questi avvii complicati: i rossoneri provano a gestire molto di più la palla, mentre prima si affidavano principalmente al contropiede.
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Come detto, Montella non vede nei gol subiti a inizio gara un approccio sbagliato, ma più dei meriti degli avversari. Contro la Juve, per esempio, l'Aeroplanino è convinto il Milan non abbia sbagliato l'approccio. I dati statistici, però, continuano a essere quantomeno curiosi. Se i rossoneri giocassero solo il primo tempo sarebbero dodicesimi, con 26 punti (11 in meno di quelli attuali). Ovviamente c'è da sottolineare anche un miglioramento nella capacità di reagire, cosa che fino allo scorso anno non si è mai vista. Se si giocassero solo i secondi tempi, infatti, i rossoneri sarebbero quarti.
Di certo l'obiettivo sarà non ripetere il problema degli inizi di gara domenica a Udine. Il Milan vuole portare assolutamente a casa i tre punti e Montella ci conta per migliorare il trend rispetto al girone d'andata. Servirà una squadra che entri in campo subito con il dente avvelenato e che voglia portare a casa il risultato. Potrebbe giocare dall'inizio anche Gerard Deulofeu, che in Coppa Italia ha convinto tutti. Un nuovo arrivato, per scacciare le vecchie abitudini.
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