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Milan lento e prevedibile: cambio modulo opzione praticabile?

Redazione

Cambiare modulo per dare una sterzata a queste ultime 4 gare: la difesa a tre con gli esterni che spingono. Può essere la soluzione giusta?

Chi ci segue sa che non ci facciamo condizionare dalla passione sportiva e cerchiamo di essere per quanto possibile obiettivi nel giudicare le prestazioni di Vincenzo Montella e dei suoi ragazzi. Non abbiamo quindi problemi a dichiarare che dall’infortunio di Giacomo Bonaventura in poi il gioco rossonero si è involuto essendogli venuto meno l’elemento che dava verve ed inventiva da metà campo in su. Tattica e prestazioni di alcuni (Gianluigi Donnarumma su tutti) hanno consentito di limitare i danni, persino di recuperare qualche posizione in classifica, grazie al calo altrui. Ora però il gioco ha perso velocità e brillantezza, la difesa sembra meno sicura, il centrocampo stenta e l’attacco ne risente realizzando sempre meno. Sono alle viste impegni decisivi, in primis Roma e Atalanta; quale modulo conviene adottare per invertire il trend? Senza Ignazio Abate (infortunato) e Mattia De Sciglio (fuori fase) la difesa non presidia bene le fasce, non rifornisce Suso e Gerard Deulofeu e non crossa per la punta centrale. Spesso abbiamo visto i due spagnoli tornare in difesa per recuperare palloni giocabili, pagando con una minor brillantezza in fase realizzativa.

Il 4-3-3 di Montella presuppone difensori propositivi in avanti, altrimenti consegna la squadra all’asfittico catenaccio esibito nelle ultime partite, spaccandola in due tronconi ed eleggendo l’individualismo ad unica soluzione offensiva. 3-4- 3 o 3-4-1-2 potrebbero essere moduli atti a restituire al centrocampo spessore e inventiva assicurando nel contempo spinta sulle fasce. In cabina di regia occorre capire chi fra Josè Sosa e/o Manuel Locatelli e/o il rientrante Riccardo Montolivo sappia meglio verticalizzare ed interdire. Mati Fernandez alterna cose buone (come a Crotone) ad altre meno ma è comunque in ripresa e merita spazio. Per interdizione e spinta Mario Pasalic è quello che sinora ha fatto meglio, Juraj Kucka invece sembra avere già dato molto e non averne più. Andrea Poli potrebbe essere un’alternativa ad entrambi, ma Montella (un po' inspiegabilmente) non sembra considerarlo. L’attacco non può prescindere dalla grinta di Gianluca Lapadula e dalla velocità di Deulofeu. In questo schema Suso potrebbe anche fare il trequartista, ispirando e concludendo. E la difesa? Le ultime uscite promuovono Davide Calabria e Leonel Vangioni (e bocciano De Sciglio e Cristian Zapata); resta da capire come rientrerà Luca Antonelli e chi possa affiancare Alessio Romagnoli al centro. Più Gabriel Paletta che Gustavo Gomez, apparso disorientato nelle ultime uscite.

Giancarlo Mele

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