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Milan, l’Europa League è a portata di mano

Vincenzo Montella Milan
Con la vittoria di ieri sera contro la Fiorentina, il Milan può guardare con serenità ai prossimi due mesi, decisivi per la calvalcata verso l’Europa League

Stefano Bressi

La gara vinta contro i viola, ora distanziati di quattro punti in classifica, può legittimamente costituire lo spartiacque della stagione rossonera: i rossoneri, sconfiggendo una concorrente di qualità nella corsa all’Europa, hanno mantenuto invariate le distanze da Inter, Atalanta e Lazio, favorite in questa venticinquesima giornata da un calendario più agevole, e si preparano alle prossime 13 gare di campionato.

Superata la crisi di risultati sopraggiunta nel post-Doha, il Milan, nei prossimi sessanta giorni, big match con Inter e Juventus a parte, ha un calendario apparentemente in discesa: i rossoneri devono affrontare nell’immediato Sassuolo e Chievo, formazioni che non hanno più obiettivi da raggiungere, ed a seguire le ultime cinque squadre della classifica attuale, mantenendo lo spirito ammirato ieri sera.

Pur senza mostrare un gioco particolarmente brillante, il Milan ha saputo capitalizzare al meglio, nel corso del buon primo tempo disputato, le occasioni create e ha confermato lo spirito di sacrificio che contraddistingue il gruppo a disposizione di Vincenzo Montella, giocando una ripresa fatta di umiltà e concretezza.

L’Aeroplanino ha mostrato di saper badare al sodo e di essere in grado di leggere con la consueta arguzia l’andamento del match. Resosi conto delle difficoltà derivanti da uno schieramento tattico troppo avanzato, a metà ripresa ha schierato l’inedita difesa a cinque per bloccare gli spazi dei tecnici e veloci giocatori della Fiorentina.

L’occasione della vittoria era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire e, pur di “rimanere in scia per l’Europa League”, come apertamente dichiarato ieri sera nel post-partita, Montella non disdegna di ricorrere a moduli meno spregiudicati, distanti anni luce dai desideri del presidente uscente Silvio Berlusconi e degli esteti del calcio.

Il tecnico campano non perde nemmeno l’occasione per lodare le qualità del gruppo, che crede compatto nell’obiettivo da raggiungere: di rilievo in questo senso sono le dichiarazioni di Ignazio Abate a fine primo tempo (“una vittoria sarebbe importante per noi”), Gabriel Paletta a fine gara (“vogliamo arrivare più in alto possibile”) e Andrea Poli che, su Instagram, sottolinea come i tre punti ottenuti contro la Fiorentina siano “importanti per la nostra cavalcata”.

E’ quindi necessario che Montella continui a lavorare su mente e corpo del gruppo per rientrare in Europa: il tecnico sta facendo leva sull’orgoglio dei ragazzi a sua disposizione, con un occhio di riguardo verso quei giocatori, come ad esempio Poli, sin qui poco utilizzati ma molto utili per attaccamento alla maglia e freschezza atletica.

Occorre inoltre mantenere alta la concentrazione: sebbene il calendario, tolte le sfide ad alta tensione come il derby e l’ennesima sfida contro la Juventus, riservi due mesi di match ampiamente alla portata dei rossoneri, diventa importante l’approccio del Milan alla gara.

La motivazione, la grinta e la capacità di adattamento mostrate ieri sera, con il Milan che per una volta diventa pienamente operaio e delega il possesso palla agli avversari, devono essere mantenute anche in gare sulla carta meno complicate: per approdare in Europa, oltre che sperare nei passi falsi altrui, occorrono costanza e dedizione, unite alla voglia, emblematica sinora in questo Milan, di non mollare mai.

Enrico Maggioni

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