Sono stati soprattutto difesa e attacco i temi caldi dell'analisi rossonera in quest'avvio di stagione: da una parte, le questioni relative alla retroguardia a tre o a quattro, dall'altra le questioni relative al trio Kalinic-Cutrone-Silva, al loro utilizzo e alla posizione di Suso. In mezzo, anche concretamente, ecco quel centrocampo stravolto dalla rivoluzione estiva ma non ancora punto di riferimento del Milan. Nel corso della conferenza stampa pre-partita, Vincenzo Montella ha analizzato tanti dati e temi relativi alla mediana.
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Milan, mancano i gol della mediana. Kessie , cosa succede?
Innanzitutto, il capitolo gol: rispetto all'anno scorso, dove si poteva contare anche sugli inserimenti di Kucka e Pasalic, sono diminuiti i gol dei centrocampisti. Nel 2016/2017, infatti, furono in totale 18 (1 di Bertolacci, 5 di Bonaventura, 1 di Mati Fernandez, 4 di Kucka, 2 di Locatelli, 5 di Pasalic). Quest'anno, invece, siamo a quota 9 (2 Bonaventura, 2 Calhanoglu, 2 Kessié, 3 Montolivo), ma escludendo i playoff di Europa League, la cifra si riduce a 6 e considerando solo il campionato siamo addirittura a 5. Un dato non positivo, che mostra la necessità di trovare maggiormente la via del gol.
Secondo fondamentale di questo ragionamento, sottolineato anche da Montella, è il rendimento di Franck Kessié, calato notevolmente dopo l'ottimo inizio di stagione. Già 24 le gare giocate dall'ivoriano, tra campionato (tredici su tredici), Europa League (otto su nove) e Nazionale. Un totale di 1838 minuti, un carico di lavoro sicuramente importante anche per un ragazzo di vent'anni. Innegabile è il fatto che la continua titolarità e il poco riposo abbiano influito sulle prestazioni dell'ex Atalanta, che non segna dalla sfida del 20 settembre contro la Spal. Il futuro della stagione rossonera passerà anche dal suo generale, chiamato al riscatto già dalla gara con il Torino.
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