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Milan, missione recupero per Biglia e Kessie

Biglia Kessié Suso Milan
Le difficoltà dei rossoneri dipendono anche da un centrocampo in piena crisi. Biglia e Kessie spesso male, bisogna attivare una missione per recuperarli.

Stefano Bressi

Nel corso delle ultime conferenze, Vincenzo Montella pù volte si è definito un sarto, che con un nuovo guardaroba a disposizione sta cercando gli abbinamenti giusti da far indossare al Milan. Se così è, non gli saranno certo sfuggite alcune riparazioni da fare. I vestiti, seppur nuovi, hanno già qualche buco. In difesa per esempio, ne sono stati mostrati abbastanza. Anche la cerniera del centrocampo non funziona molto bene, scrive La Gazzetta dello Sport. Lucas Biglia e Franck Kessie, che dovevano essere due giocatori chiave, ultimamente stanno faticando troppo. Vanno assolutamente recuperati, fisicamente e psicologicamente. I due punti di forza, infatti, pare abbiano smarritto non solo il passo, ma anche la serenità.

È una delle tante missioni di Montella, ma adesso che la mediana si è ridotta a due elementi diventa una delle più importanti. Biglia dopo un buon inizio, ha iniziato a calare a vista d'occhio. Con il calo fisico è arrivato anche quello mentale e lo stesso Montella ha sottolineato di non vederlo sereno. Probabilmente c'entra qualcosa anche l'infiammazione al tendine che lo sta tenendo fuori ultimamente, ma che ha messo radici molto prima. Oggi potrebbe tornare a lavorare in gruppo e quindi potrebbe esserci a Napoli. Diametralmente opposto il caso Kessie. L'ivoriano probabilmente sta pagando il fatto di non essersi mai fermato. Quasi 1500 minuti già giocati, che ne fanno il rossonero più utilizzato. Anche perchè alternative non ce n'è. Kessie è anche quello che corre di più: 11,084 km di media a partita. Non bisogna anche dimenticare che ha giocato anche 360 minuti con la Nazionale e che la Costa d'Avorio non è proprio dietro l'angolo... Totale: 23 partite in tre mesi e mezzo. Difficile pretendere brillantezza.

Questo si limita all'aspetto fisico. Poi, come detto, c'è anche quello mentale. Biglia deve ritrovare serenità, così che possa tornare a essere il giocatore d'esperienza e di carisma con sicurezza, che è stato in tanti anni di Lazio e Argentina. Kessie dovrà provare a pensare il meno possibile all'eliminazione subita in Nazionale per mano del Marocco. Lato positivo? Almeno d'estate si riposerà. Oggi Franck tornerà dall'Africa e, con lui, ci sarà anche Mario Innaurato, il nuovo preparatore atletico scelto da Montella, che prestava servizio proprio nella Costa d'Avorio. Conosce quindi molto bene Kessie, ma anche Biglia, visto che lo ha avuto sotto mano ai tempi dell'Anderlecht. Innaurato inizierà già questa settimana.

Non sembra dunque esserci profilo migliore a cui affidare i due centrocampisti rossoneri. Chi li ha fatti rendere al meglio in passato potrà farlo ancora. I dati non dicono tutto, ma qualcosa sì: la fase calante è iniziata dopo Milan-SPAL e da quel momento, in due, hanno raccolto solo quattro sufficienze sulle 14 a disposizione. Anche altre statistiche possono essere utili: con l'Udinese Biglia aveva toccato palla 117 volte, per calare a 69 con la Sampdoria, 66 con il Chievo Verona e 58 con la Juventus. Idem i passaggi: da 100 con l'Udinese a 49 con Samp e Juve. Zero intercettazioni nelle ultime quattro partite. Kessie invece aveva fatto subito bene con il Crotone: 108 palloni giocati, 94 passaggi, di cui il 95,7% riuscito. Il peggio lo ha dato invece con la Roma: 36 tocchi, 18 passaggi di cui solo il 77,7% a buon fine.

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