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Milan, missione riuscita: tre gol al Bologna, è in Europa League

Daniele Triolo

Dopo un primo tempo sotto tono il Milan rifila un perentorio 3-0 ai felsinei nella ripresa: i rossoneri centrano il sesto posto con una giornata d'anticipo

Il Milan di Vincenzo Montella, con 90' di anticipo sul termine del campionato, ha centrato l'obiettivo minimo stagionale: con nell'ultimo match interno della stagione, infatti, i rossoneri hanno conquistato aritmeticamente il sesto posto nella classifica di Serie A e, pertanto, si sono aggiudicati il diritto a disputare i preliminari di Europa League. Il Milan tornerà dunque a giocare in una competizione europea a distanza di più di tre anni da quell'incontro dell'11 marzo 2014, quando, sconfitto per 4-1 al 'Vicente Calderón' dall'Atlético Madrid, fu eliminato agli ottavi di finale di Champions League.

La formazione rossonera, al cospetto di un Bologna già salvo e sceso in campo a San Siro con la testa sgombra, ha faticato non poco nei primi 45' per creare occasioni da gol degne di tal nome: Gianluca Lapadula, ancora titolare in attacco nel 3-5-2 di Montella, ma questa volta con Carlos Bacca, si è divorato il possibile vantaggio dopo pochi minuti; poi, però, Antonio Mirante, portiere rossoblu, non ha dovuto sudare più di tanto per mantenere la sua porta inviolata. I fischi del pubblico del 'Meazza', nel momento in cui l'arbitro triestino Piero Giacomelli ha mandato tutti negli spogliatoi sullo 0-0, sono stati piuttosto eloquenti.

Montella ha rivisto in corsa il suo schieramento, gettando nella mischia il cileno Mati Fernández al posto dell'appannato Andrea Bertolacci ed il cambio ha sortito gli esiti sperati: l'ex Fiorentina ha dato brio, vivacità ed un briciolo di tecnica in più al centrocampo rossonero, così come ha avuto un impatto ottimo, ed inaspettato, sul match l'ingresso in campo del giapponese Keisuke Honda e sempre più lontano, di testa, dall'universo milanista. Gerard Deulofeu, per quasi un'ora esterno alto a centrocampo, si è spostato nel ruolo di secondo attaccante e, a quel punto, il Diavolo ha fatto male al Bologna.

Sull'asse Mati Fernández – Mario Pašalić – Deulofeu, lo spagnolo, a tu per tu con Mirante, ha fatto esplodere lo stadio meneghino infilando, al minuto 69, il gol che ha sbloccato la gara ed avvicinato sensibilmente il Milan all'Europa. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi, per il Bologna, che i rossoneri hanno messo in ghiaccio il risultato: punizione dal limite dell'area felsinea, esecuzione magistrale di Honda e palla nell'angolino. 2-0 per il Milan, primo gol in campionato per il samurai che, in scadenza di contratto, sugli spalti. Nel finale, è toccato al coriaceo Lapadula, sul secondo assist di giornata di un ispirato Mati Fernández, a siglare, con una girata sotto porta, la rete del definitivo 3-0.

A fine gara, grandi festeggiamenti in campo e sugli spalti: il Milan ritorna in Europa e Montella è portato in trionfo dai suoi ragazzi. Da questo piccolo successo si dovrà ripartire quale pietra miliare per ricostruire una squadra in grado di tornare a competere per i più alti obiettivi in Italia e fuori dai confini nazionali.

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