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Milan, monte ingaggi più alto. Operazione salva-Donnarumma

Stefano Bressi

Fassone ieri ha annunciato che si tornerà a un monte ingaggi più alto per rinforzare la squadra. Possibile sia anche per trattenere Donnarumma.

In caso di bilancio in rosso di decine di milioni, di solito, in un'azienda c'è apprensione, si presenta un piano di riduzione dei costi per tranquillizzare gli azionisti. In un'azienda normale, ma non al Milan. Ieri nel corso dell'assemblea dei soci, chiamata ad approvare il bilancio 2016, la nuova proprietà ha detto agli azionisti l'opposto: investire per ritornare a crescere. Sarà, per esempio, alzato di nuovo il monte ingaggi. Ovviamente ciò significa che ci sarà un aumento dei costi, il che vuol dire che arriveranno giocatori di qualità superiore e i rinnovi di contratto saranno al rialzo. Il concetto, seppur non venga mai nominato, riguarda direttamente Gianluigi Donnarumma. Sarà lui, probabilmente, il giocatore a ottenere l'aumento più consistente. Si parla di 3-3,5 milioni all'anno, non offerte indecenti comunque. La strategia, comunque, è abbastanza chiara: stipendi aumentano perché il Milan investe, la rosa quindi migliora con le ambizioni che aumentano e Mino Raiola che si convince a firmare.

Di questo ha parlato Marco Fassone, come riporta La Gazzetta dello Sport: "Negli ultimi anni abbiamo analizzato un calo sul monte ingaggi, anche per i risultati sportivi non all'altezza. Abbiamo la sensazione che aggiungendo giocatori di un certo livello, il monte ingaggi possa crescere di nuovo negli anni. Ho rassicurato gli azionisti, però, che si sarà un limite massimo sempre sotto controllo". Il bilancio approvato ieri, comunque, è di 74,9 milioni in rosso, ma Fassone è convinto: "Gli investimenti saranno importanti perché la squadra deve tornare a essere competitiva. Nei prossimi anni, però, non avremo bilanci eccezionali, proprio perché spenderemo grosse cifre. Tornerà ok in tre anni". Intanto il club viene alimentato da un aumento di capitale effettuato da Yonghong Li da 60 milioni, più altri 60 a disposizione del Cda in caso d'esigenza. L'assemblea ha approvato anche l'emissione dei due bond da 128 milioni (scadenza ottobre 2018 con tasso del 7,7%), sottoscritti dal fondo Elliott, che da Mr Li invece riceverà 303 milioni.

Una parte di questi soldi servirà per il mercato. L'avvocato Giuseppe La Scala al termine dell'assemblea è parso entusiasta: "Fassone ci ha detto che vuole mettere a disposizione di Montella due terzi della rosa per il raduno. I cinesi si sono affidati a un management di prima qualità, Fassone è un a.d. di altissimo livello e da anni non si vedevano investimenti simili". Infine, la posizione di Vincenzo Montella è sempre più solida e Fassone ha parlato anche del progetto stadio: "L'intenzione è valutare una modifica sul piano strutturale, ne abbiamo già parlato al sindaco. Nel frattempo non è detto che San Siro non possa essere sviluppato meglio in questi anni. Il primo passo è alzare la media dei tifosi allo stadio". L'obiettivo è arrivare a uno stadio (San Siro o uno nuovo) da 55.000/60.000 posti, con ricavi superiori alla Juventus. Tutto sarà risolto entro quattro anni.

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