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Milan, Montella delinea le linee guida per la nuova stagione

Redazione

Programmi importanti, metodo di gioco identico ma possibilità di cambio modulo. "Ci stiamo conoscendo e prenderemo giocatori funzionali al progetto". Montella ha le idee chiare

di Enrico Maggioni

E’ il tempo delle vigilie e Vincenzo Montella lo sa bene. Vigilia di campionato, con la gara casalinga con l’Empoli alle porte ed una vittoria da inseguire per continuare con successo la cavalcata, sfruttando un calendario abbastanza favorevole, verso l’agognata Europa League.

Ma, soprattutto, vigilia di importanti cambiamenti societari sull’onda del closing avvenuto una settimana fa e che vede Marco Fassone, amministratore delegato del Milan cinese, e Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo rossonero fresco di nomina, considerare l’Aeroplanino come punto di riferimento tecnico per il Milan che verrà.

Sembra schernirsi il tecnico campano, ma il feeling con la dirigenza è forte e la sua presenza a Montecarlo in compagnia di Mirabelli per il ritorno della semifinale di Champions tra i padroni di casa ed il Dortmund, è sintomo di un punto di vista comune relativo alla costruzione del nuovo Milan.

“Sono stato invitato a vedere la partita e ci sono andato con piacere” chiosa Montella, dimenticando di dire che troppo spesso le società fanno e disfano a discapito dei tecnici mentre lui, che non intende fare liste per il mercato ma lavorare in base al budget disponibile, viene chiamato in causa per esprimere pareri che ovviamente saranno ascoltati.

Montella intende fare il tecnico e non il manager all’inglese ma, benché ammetta oggi in conferenza che con il nuovo duo operativo Fassone – Mirabelli “ci stiamo conoscendo”, fa trapelare la sensazione di forte condivisione del progetto e seria pianificazione per il futuro. Oltre che, ovviamente, la certezza di essere l’allenatore del Milan anche per la prossima stagione.

Del resto Montella è stato subito confermato da Fassone durante la conferenza di presentazione post closing: dichiarazione netta quella del neo Ad, che ha messo a tacere i rumors su improbabili cambi di guida tecnica,  ma che ovviamente necessita di immediati riscontri dal campo (vedi qualificazione in Europa, ndr).

Spinto da simili attestati di stima, l’Aeroplanino intende rimanere concentrato sulla mini serie agevole che vede il Milan opposto domani all’Empoli e domenica al Crotone, ma è abile nel mettersi in discussione ed ammettere che gli scambi di vedute in corso con la dirigenza in atto prevedono per il prossimo futuro la scelta di “giocatori funzionali al progetto”. Una prima presa di coscienza circa il possibile cambiamento di modulo: pur se affezionato al 4-3-3, Montella sembra più legato al metodo di gioco ed alla mentalità in campo, già ben delineata quest’anno, che non a sterili numeri tattici.

L’idea è che Montella, laddove impossibilitato a mantenere certi uomini per le logiche del mercato (si vedano i casi dei positivi Deulofeu e Pasalic, che potrebbero rientrare nelle rispettive società di appartenenza), punti su moduli meno rigidi ed interpreti polivalenti in grado di disimpegnarsi con successo in ogni parte del settore offensivo: “non esistono moduli e filosofie di gioco di per sé vincenti” sottolinea Montella, per il quale la differenza è fatta dal talento dei giocatori e dal buon senso dei tecnici.

Alla luce dei programmi societari che Montella definisce “importanti” e dalle “ottime impressioni” ricevute dalla nuova proprietà, è necessario remare tutti dalla stessa parte con senso di appartenenza e spirito vincente: qualità che il tecnico campano possiede in abbondanza per diventare il nuovo faro del Milan del futuro.

 

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